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Londra, il ministero della giustizia inizia rivedere i benefici ai detenuti

Settanta casi sotto esame dopo bufera terrorista London Bridge. Ieri Johnson sul luogo dell'attacco - LO SPECIALE

Redazione Ansa

Il ministero della Giustizia britannico ha iniziato nella notte una revisione urgente dei casi di benefici e permessi, come la semilibertà, a detenuti potenzialmente pericolosi, esaminando almeno 70 casi, su input del primo ministro Boris Johnson. Lo scrivono alcuni media britannici, fra cui la Bbc e il Daily Mail.

Il governo, incalzato anche dall'opposizione Labour di Jeremy Corbyn, che lo accusa di aver stretto i cordoni della borsa con la polizia per motivi di austerità, è stato investito dalla bufera dopo l'attentato di venerdì a London Bridge.

L'accoltellatore ventottenne Usman Khan, che ha ucciso due persone e ne ha ferite gravemente altre 3, è infatti risultato essere stato scarcerato in anticipo, malgrado avesse scontato solo 6 dei 16 anni della condanna inflittagli per terrorismo nel 2012.

Ieri Johnson, che si è recato sul luogo dell'attacco, ha promesso "certezza della pena" per i soggetti pericolosi.

Era una ex studentessa dell'Università di Cambridge una delle due vittime dell'attacco di Londra venerdì. Lo riferisce il vice rettore dell'ateneo, citato da diversi media britannici. Il nome della donna non è stato ancora reso noto, mentre ieri era stato identificato Jack Merritt, laureato a Cambridge, quale altra vittima dell'attentato al London Bridge. Il vice rettore di Cambridge Stephen J Toope ha inoltre informato che alcuni membri dello staff dell'Università sono rimasti feriti nell'attacco.

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