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Venezuela: Ue, nessun sostegno all'escalation militare

Mogherini, evitare aiuti umanitari siano usati per altri scopi

Redazione Ansa

"Abbiamo escluso categoricamente qualsiasi sostegno o comprensione per qualsiasi escalation militare in Venezuela o intorno al Paese. E abbiamo sottolineato che dobbiamo lavorare, come Ue, e con i partner nella regione, per evitare che gli aiuti umanitari siano usati per propositi diversi dagli aiuti umanitari". Così l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini, al termine del Consiglio dei Ministri dell'Ue.  Il governo ha negato ieri l'ingresso in Venezuela, nell'aeroporto internazionale di Maiquetía a Caracas, di una delegazione di eurodeputati del Partito popolare europeo (Ppe) invitata dall'Assemblea nnazionale (An).

Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha sottolineato attraverso i social network che "per vie ufficiali diplomatiche le autorità venezuelane avevano notificato giorni fa al gruppo di eurodeputati, che pretendeva di visitare il Paese con fin i cospirativi, che non sarebbero stati fatti entrare, con un invito a desistere ed evitare cosi' un'altra provocazione". "Il governo costituzionale del Venezuela, ha concluso, "non permetterà che l'estrema destra europea disturbi la pace e la stabilità del Paese con un'altra delle sue grossolane azioni di ingerenza" negli affari interni venezuelani.

"La situazione in Venezuela non si può risolvere con un intervento militare straniero". Così il ministro degli Esteri Josep Borrell, "preoccupato" per le notizie in via di verifica "di un dispiegamento dell'esercito Usa alla frontiera tra Colombia e Venezuela". Borrell insiste: la strada dell'Ue, "della pressione politica e del dialogo, per un cambiamento senza scontri che sarebbero catastrofici, è il cammino da seguire. Ieri a Monaco se ne è parlato e non ho potuto appoggiare la posizione del vicepresidente Usa".
   

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