America Latina

El Chapo condannato a New York, verso l'ergastolo

Resterà rinchiuso in un carcere di massima sicurezza in Usa

El Chapo

Redazione Ansa

    Alla lettura del verdetto il suo sguardo è rimasto gelido, impassibile, nessuna emozione o reazione visibile. Solo incrociando gli occhi della giovanissima moglie lo spietato 'Signore della droga' si è sciolto in un sorriso. E, mentre lo portavano via, ha salutato con fare affettuoso, mentre l'ex reginetta di bellezza Emma Coronel
Aispuro, 29 anni, portava la mano al cuore.

   Così, dopo tre mesi, si è concluso il processo a Joaquin
Archivaldo Guzman Loera, detto El Chapo, 'il corto', 61 anni. La
giuria della corte federale di Brooklyn (otto donne e 4 uomini)
lo ha ritenuto colpevole per tutti e 10 i capi di accusa che gli
erano stati imputati: dall'associazione a delinquere nell'ambito
della criminalità organizzata al traffico di droga, dal
riciclaggio di denaro sporco all'uso e traffico di armi da
fuoco.

    La sentenza del giudice arriverà a giugno e, salvo
clamorose sorprese, non potrà che essere l'ergastolo. Il carcere
a vita che stavolta il narcotrafficante più famoso della storia,
insieme alla figura di Pablo Escobar, sconterà in un carcere di
massima sicurezza negli Stati Uniti: forse anche quello di
Dowtown Manhattan dove è stato recluso finora.

Difficile che El Chapo riuscirà a replicare le ormai  leggendarie fughe dalle carceri messicane che a suo modo lo  hanno reso un mito: nel 2001 evase nascondendosi dentro un  carrello della lavanderia, nel 2015 attraverso un tunnel scavato  sotto il piatto doccia della sua cella. Una fuga quest'ultima  durata poco, fino alla ennesima cattura del 2016 cui seguì  l'estradizione negli Usa.

    Il quadro venuto fuori dai racconti di ben 56 testimoni
consegna alla storia uno spaccato del potente cartello di
Sinaloa senza precedenti, caratterizzato da brutalità inaudita
fatta di efferati assassinii, spietate torture, stupri, violenze
su donne e minorenni, ma anche di tecniche sempre più raffinate
e sofisticate che hanno rivoluzionato il traffico di droga. Quel
traffico che tra tonnellate di eroina, cocaina, marijuana e
altre sostanze stupefacenti aveva fatto di El Chapo uno degli
uomini più ricchi al mondo, addirittura fino a qualche anno fa
inserito nella classifica dei miliardari stilata da Forbes, a
capo di un impero la cui ricchezza era stimata in oltre 14
miliardi di dollari.

    Ma le settimane del processo hanno regalato tante storie ed
aneddoti sulla vita del Chapo che inevitabilmente finiranno per
alimentare il mito di un eroe negativo, le cui gesta criminali
somigliano molto a quelle che fanno la fortuna di tante fiction.
Gesta che si intrecciano con passionali storie d'amore, tra
mogli ed amanti, e con legami familiari e di clan che affondano
le radici in una cultura e in tradizioni di altri tempi. "E' un
padre affettuoso, presente", ha raccontato l'attuale moglie Emma
Coronel, con cui El Chapo ha avuto una coppia di gemelle che
oggi hanno 7 anni. Ma è lui lo stesso uomo che secondo alcune
testimonianze shock drogava e violentava ragazzine di 13 anni
dicendo "sono le mie vitamine".
    Ora, terminato uno dei processi più blindati della storia di
New York, con cecchini ovunque e l'uso di cani anti-bomba, ad
attendere El Chapo c'è quel fine pena mai che potrebbe davvero
segnare la sua fine, con un definitivo cambio della guardia ai
vertici dell'ancora attivissimo cartello di Sinaloa.

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