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Operazione Sophia, contro il traffico di migranti

Vi partecipano 26 nazioni europee, il comando all'Italia

Una nave tedesca

Redazione Ansa

   La missione europea Eunavfor-Sophia è un'operazione militare di sicurezza marittima a guida italiana in corso nel Mediterraneo centrale. Obiettivo principale, il contrasto del traffico di esseri umani, ma anche l'addestramento della Guardia costiera e della Marina libiche.
   
   Eunavformed, avviata ufficialmente il 22 giugno 2015, è attualmente in una fase di proroga: il 21 dicembre scorso, infatti, il Consiglio d'Europa ha esteso il mandato dell'operazione fino al 31 marzo 2019.
   
   Ad oggi all'operazione partecipano 26 su 28 nazioni europee: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
   
   Per l'Italia è previsto un impiego massimo di 470 militari, una nave e due assetti aerei. Dal 30 dicembre scorso la nave Luigi Rizzo ha assunto il compito di nave sede di comando in mare del dispositivo aero-navale. La sede del comando strategico dell'operazione e invece a Roma, nell'ex aeroporto di Centocelle, dove l'ammiraglio Enrico Credendino, comandante della missione, è coadiuvato da uno staff internazionale composto da ufficiali dei vari Paesi membri. 

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