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Brexit, le prossime tappe

Dal voto di Westminster alla fine del periodo transitorio

Theresa May

Redazione Ansa

Il via libera all'accordo di recesso del Regno Unito dall'Unione europea dato dal Consiglio straordinario a Bruxelles non chiude certo il percorso sulla Brexit ma apre la porta a tutta una serie di altri importanti appuntamenti, a partire dal voto entro Natale del Parlamento britannico.

Ecco in sintesi le principali tappe da oggi a luglio 2020, quando si deciderà se allungare o meno il periodo transitorio che si dovrebbe concludere il 31 dicembre 2020.

* DICEMBRE 2018 - Dopo l'avallo politico odierno del Consiglio europeo straordinario e prima di entrare in vigore, l'accordo di recesso deve essere ratificato dall'Ue e dal Regno Unito. Il voto del Parlamento britannico si terrà l'11 dicembre, mentre per l'Ue è il Consiglio che deve autorizzare la firma dell'accordo. Dopo questi due passaggi toccherà al Parlamento europeo.

* TRA GENNAIO E MARZO 2019 è atteso l'ok dell'Eurocamera che avverrà tramite maggioranza semplice, con tutta probabilità tra gennaio e inizio febbraio. Voteranno anche gli eurodeputati britannici. Solo dopo il via libera del Parlamento europeo il Consiglio potrà concludere l'accordo di recesso. Ma qui le regole del voto cambiano: sono specificate dall'Articolo 50 del Trattato dell'Unione europea e richiedono una maggioranza qualificata fra gli Stati membri escluso il Regno Unito. In pratica il 72% dei 27 Stati membri, o 20 Paesi Ue che rappresentino il 65% della popolazione dell'Ue a 27.

* IL 29 MARZO 2019 alla mezzanotte scatterà la Brexit ed il Regno Unito uscirà dall'Unione europea. Inizierà a quel punto il periodo di transizione. Londra continuerà ad applicare le regole dell'Unione europea ma non avrà più potere decisionale. Da allora in poi partiranno i negoziati per gli accordi commerciali tra Londra e gli altri Paesi.

* ENTRO L'1 LUGLIO 2020 si deve decidere se prorogare o meno il periodo transitorio, che altrimenti scadrà il 31 dicembre 2020, segnando l'uscita definitiva della Gran Bretagna dall'Ue. Tale periodo potrebbe infatti essere esteso nel caso fosse necessario altro tempo per completare la transizione.

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