Asia

Thailandia, poche speranze per i 13 dispersi nella grotta

Fori scavati nella roccia. Ma le operazioni sono difficili

Redazione Ansa

Grazie a una pausa delle piogge che ha fatto rallentare le inondazioni nel sistema di caverne, accelerano le ricerche per individuare i 12 ragazzi e il loro allenatore di calcio dispersi in una grotta in Thailandia da una settimana. Intanto, anche personale di polizia e militare australiano si è unito alle altre squadre di esperti di soccorso stranieri. La ricerca era andata a rilento, in gran parte a causa delle inondazioni e aveva impedito ai soccorritori di attraversare le cavità per entrare più a fondo nella caverna. Anche i tentativi di pompare via l'acqua non avevano risolto il problema. A vuoto finora anche i tentativi di entrare dall'alto praticando dei fori e di calarsi da entrate alternative

Le squadre di soccorso erano riuscite  a scavare un piccolo buco nella roccia per entrare nella grotta Tham Luang, e alcuni scalatori della polizia sono riusciti a calarsi nel foro e introdurre del cibo, ma non è ancora chiaro se sono riusciti a individuare un varco per inoltrarsi nella grotta, né se i dispersi si trovino in quella zona. In precedenza, nella notte un altro foro era stato ricavato nella roccia per far parzialmente defluire l'acqua accumulatasi nella grotta a causa dell'incessante pioggia che ha in sostanza impedito di continuare i tentativi di esplorare l'intera cavità dall'entrata principale, convincendo i soccorritori a provare un piano alternativo. Oltre a individuare un possibile punto d'entrata e trivellare la roccia in tempi record, il problema è che le mappe della grotta - lunga 10 chilometri e non piana - sono approssimative, e che i punti dove si ipotizza che il gruppo possa essersi rifugiato sono distanti tra loro, anche a causa di una biforcazione non lontana.

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