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Sesso a pagamento, la Croce Rossa caccia 21 persone

Plan International autodenuncia sei casi di abusi su minorenni

La sede del Comitato internazionale della Croce Rossa a Kabul

Redazione Ansa

Ventuno membri del personale cacciati per aver fatto sesso a pagamento: la Croce Rossa internazionale aggiunge il suo nome alla lista delle organizzazioni umanitarie impegnate in un'operazione di trasparenza, dopo lo scandalo sugli abusi sessuali che nelle scorse settimane ha travolto Oxfam, Save The Children e altre ong. Ultima in ordine di tempo la britannica Plan International, che ha autodenunciato sei episodi recenti di abusi su minorenni perpetrati da membri del suo staff o da collaboratori. Nel caso della Croce Rossa, non si tratta di reati, ma di un comportamento esplicitamente vietato dal codice di condotta interno: il pagamento di prestazioni sessuali, anche nei Paesi dove la prostituzione è legale. In ogni caso, sottolinea il direttore generale del Comitato internazionale della Croce Rossa, Yves Daccord, "è importante che il silenzio che ha circondato questo problema sia andato in frantumi. E' un momento spartiacque per il settore umanitario nel suo insieme: comportarci con assoluta integrità è un dovere verso le persone che serviamo".

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