Africa

Kenya: violenze elezioni, tre morti

I feriti sono almeno 25, molti per spari

Redazione Ansa

E' salito a tre il numero di morti nei disordini avvenuti in Kenya nel giorno della ripetizione delle elezioni presidenziali boicottate dalle opposizioni: oltre alle vittime già segnalate a Kisumu e Homa Bay, una terza è stata uccisa ad Athi River, una ventina di km a sud-est di Nairobi. Lo ha riferito una fonte della polizia.
 Intando la Commissione elettorale keniana ha reso noto che sono circa 6,5 milioni gli elettori - ovvero un terzo degli aventi diritto - che si sono recati ieri alle urne per le presidenziali. Una affluenza ben al di sotto del quasi 80 per cento registrato nella consultazione dell'8 agosto poi annullata dalla Corte Suprema. Wafula Chebukati, direttore della Commissione elettorale ha precisato che il conteggio si basa sui dati di 267 delle 290 circoscrizioni. Le autorità hanno rinviato a domani il voto in diverse contee poiché sostenitori dell'opposizione hanno impedito l'apertura di seggi e si sono scontrati con la polizia. Nei disordini, quattro persone sono rimaste uccise. A Kisumu, dove i contestatori hanno acceso fuochi e bloccato strade, ci sono stati anche 25 feriti in scontri con la polizia, ha riferito un medico pubblico della contea, Aloyce Kidiwa, precisando che molte ferite sono da arma da fuoco.
  Le operazioni di voto verranno ripetute a Kisumu, contea dell'omonima terza maggiore città del Kenya, Migori, Homa Bay e Siaya. Nyanza era una delle otto province amministrative keniane in cui era diviso il paese prima che venisse ristrutturato in 47 contee con la costituzione del 2010. E' abitata soprattutto da Luo, etnia cui appartiene il leader dell'opposizione, Raila Odinga. Kisumu è una città da oltre 400 mila abitanti. Nelle quattro contee non è stato possibile votare, ha precisato il presidente della Commissione elettorale (Iebc) e la votazione verrà ripetuta una volta che le forze dell'ordine avranno restaurato l'ordine, scrive il sito del giornale sintetizzando dichiarazioni di Chebuati.

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