Europa

Corbyn, è la 'quarta rivoluzione industriale'

'Basta ingiustizie. Labour estremista? No, è nuovo buon senso'

Redazione Ansa

Il Labour britannico, dopo la rimonta elettorale di giugno, si candida a scalzare dal governo un Partito Conservatore indebolito e diviso (sulla Brexit e non solo), evocando "una quarta rivoluzione industriale": un progetto di alternativa radicale ad austerità e deregulation per dare un lavoro più stabile "a molti" invece che "concentrare le ricchezze nelle mani di pochi". Parola di Jeremy Corbyn, l'uomo che ha riportato a sinistra la formazione che fu di Tony Blair.
    "Il Labour - ha tuonato il leader laburista alla conferenza di Brighton - è pronto a contrastare la disuguaglianza, a ricostruire il sistema sanitario nazionale (Nhs), a dare opportunità ai giovani e dignità agli anziani. Pronto a fare investimenti (pubblici) nella nostra economia e ad affrontare le sfide del cambiamento climatico e della robotica. Pronto a mettere la giustizia e la pace al cuore della politica estera e pronto a costruire relazioni nuove e progressiste con l'Europa".
    "Il nostro è solo il nuovo senso comune".
   

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