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Francia: media, Juppé rinuncia a sostituire Fillon

Nonostante nuovo sondaggio lo veda favorito per superare il ballottaggio

Redazione Ansa

Dopo un mese di silenzio, la protagonista dello scandalo che sta affossando il candidato della destra francese Francois Fillon, la moglie Penelope, rompe il silenzio. In un'intervista, la prima, a Le Journal du Dimanche, dichiara di aver detto al marito di andare avanti, fino in fondo: "soltanto lui può diventare presidente, resistere a tutto questo è una prova di incredibile coraggio". Oggi è attesa la manifestazione di sostegno al candidato al Trocadero. Intanto è stato convocato un comitato politico dei Republicains che dovrebbe tentare di destituirlo. 

Il sindaco di Bordeaux, Alain Juppé, ha rinunciato a presentarsi alle presidenziali se il candidato della destra, Francois Fillon, rinuncerà. E' quanto rivela questa sera il sito on line de L'Obs, attribuendo l'informazione allo staff di Juppé.

Nuovo sondaggio Sofres per Le Figaro con un crollo nelle intenzioni di voto al primo turno delle presidenziali per Francois Fillon, che scende al 17%. Ormai anche Benoit Hamon, candidato socialista finora fuori dai giochi per il ballottaggio, è a un solo punto. Il leader di En Marche!, Emmanuel Macron, è al 25% a un punto da Marine Le Pen (26%). Il sondaggio esamina pure l'ipotesi della candidatura di Alain Juppé al posto di Fillon: passerebbe al ballottaggio con il 24,5% dietro a Le Pen (27%), mentre Macron sarebbe eliminato con il 20%.

Lo stesso domenicale francese che intervista Penelope pubblica un sondaggio Ifop secondo il quale è ormai il 71% dei francesi a non voler più una candidatura di Fillon all'Eliseo, mentre il 28% vorrebbe che resistesse. Penelope Fillon, al centro dello scandalo per gli incarichi presunti fittizi che ha ricoperto in Parlamento per il marito, sostiene di aver svolto per lui e per il deputato che lo sostituì, Mac Joulaud, "compiti molto diversi fra loro": "mi occupavo della corrispondenza insieme con la segretaria, preparavo per lui appunti e schede sulle manifestazioni locali nella nostra circoscrizione, che poi potesse utilizzare nei suoi discorsi. Gli facevo anche una specie di rassegna stampa locale.

Lo rappresentavo in alcune occasioni a certe manifestazioni, rileggevo i suoi discorsi". Alla domanda sul perché avesse detto in una delle sue rare interviste degli anni passati che non si occupava di politica, risponde: "non ritenevo fosse politica, lavoravo per mio marito e per gli abitanti della Sarthe". "Io - dice Penelope, di nazionalità britannica - ci sono, ci sono sempre stata e sempre ci sarò. Sto con Francois da 36 anni e ci resterò tutto il tempo che ci rimane da vivere". Secondo lei, nonostante tutto, il marito deve andare avanti: "soltanto lui può diventare presidente. Essere in grado di resistere a tutto questo è una prova di incredibile coraggio. E' l'unico candidato che abbia l'esperienza, la visione, il progetto e la determinazione necessaria per dirigere la Francia".
   

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