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Gb insorge ma May 'felice vedere Trump'

Spopola petizione antiDonald.Premier non cede malgrado imbarazzo

Redazione Ansa

La Gran Bretagna sogna di chiudere le porte in faccia a Donald Trump, così come lui vuol chiudere i confini d'America ai cittadini di sette Paesi islamici. O, almeno, sogna di farlo un numero cospicuo di sudditi di Sua Maestà: oltre 1,4 milioni quelli che hanno firmato in meno di due giorni una petizione popolare contro il neopresidente Usa sulla scia dell'appello lanciato dal leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, per un rinvio della visita di Stato di 'The Donald' a Londra in programma da qui a qualche mese.  Ma il governo May, per quanto imbarazzato dal 'bando anti-musulmani' del nuovo inquilino della Casa Bianca, non ha intenzione di riarrotolare il tappeto rosso che la premier Tory si è affrettata a promettere a Washington venerdì e conferma la volontà di accogliere con ogni riguardo l'ospite d'oltreoceano. Ricevimento dalla regina a Palazzo incluso.


La premier col suo "invito prematuro" per una visita di Stato a Trump rischia di mettere in imbarazzo la regina. Lo stima in una lettera al Times l'ex alto funzionario del Foreign Office Lord Ricketts secondo cui la sovrana si è venuta a trovare in una "posizione molto difficile". Il veterano della diplomazia ha sottolineato che negli ultimi anni non ci sono precedenti di capi di Stato Usa invitati nel primo anno alla Casa Bianca e mette in dubbio che Trump "meriti questo onore eccezionale". "Sarebbe stato molto più saggio - ha aggiunto - aspettare di vedere che tipo di presidente sarebbe diventato prima di consigliare alla regina di invitarlo". Il fatto che ancora una volta Elisabetta sia stata involontariamente trascinata in una polemica politica, scatenata dalle critiche al presidente americano dopo il suo divieto di ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di alcuni Paesi a maggioranza musulmana, non è piaciuta a Buckingham Palace che ha espresso privatamente un forte disappunto.  

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