Europa

Islanda: giovane morta, possibile collegamento con altro caso

Per la morte della giovane fermati due marinai della Groenlandia

Redazione Ansa

La polizia islandese starebbe cercando un ipotetico collegamento tra l'omicidio di Birna Brjánsdóttir, la giovane ventenne ritrovata morta su una spiaggia otto giorno dopo la sua scomparsa e un altro assassinio avvenuto l'anno scorso in Danimarca che ha visto protagonista una 17enne, Emile Meng, ritrovata senza vita mesi dopo essere sparita dalla sua piccola città natale di Kors›r. Lo scorso 10 luglio la minorenne era andata a festeggiare nella vicina città di Slagelse. Dopo avere salutato gli amici la giovane si incamminò verso casa ma di lei si persero le tracce. Secondo il quotidiano islandese online Iceland Monitor le due vicende avrebbero alcuni elementi in comune. Il corpo di Emile Meng venne ritrovato in un lago alla vigilia di Natale a circa 67 km dalla sua casa. Secondo gli inquirenti il cadavere si trovava in acqua già da diverso tempo prima del suo ritrovamento. Nel caso della ventenne islandese sono stati arrestati due marinai della nave groenlandese Polar Nanoq che è giunta in Islanda proprio dalla Danimarca. Tuttavia, secondo il quotidiano, il peschereccio non era ormeggiato in Danimarca al momento della scomparsa di Emile.

INDAGINI RAPIDE - Una ventenne islandese, scomparsa lo scorso 14 gennaio in circostanze misteriose, è stata trovata senza vita ieri sul bordo di una spiaggia a sud della capitale Reykjavik. La vicenda ha scosso il Paese, considerato il basso tasso di criminalità. La media degli omicidi è infatti di 1,8 all'anno e gli assassini o hanno problemi mentali oppure sono ubriachi. A cercare la ragazza si sono mossi oltre 700 volontari - scrivono i media locali - in quella che è stata definita una mobilitazione senza precedenti nell'isola.

Per la scomparsa di Birna Brjansdottir, che lavorava in un negozio di abbigliamento, sono stati fermati due marinai della Groenlandia. La polizia ha annunciato che tratterà il caso come un "omicidio" sebbene al momento "sia ancora presto per determinare la cause della sua morte", riporta il Guardian online.

La ragazza è stata vista per l'ultima volta alle 5 del mattino lo scorso 14 gennaio ripresa da videocamere della sorveglianza. Le immagini la ritraggono mentre attraversava da sola le strade innevate e invase dalla nebbia dopo avere acquistato un kebab e dopo avere passato una notte a bere nei bar della capitale. Dopo la sua scomparsa furono ritrovate le sue scarpe nel porto di Hafnarfjordur, a sud della capitale, non lontano dal molo dove era ormeggiato un peschereccio groenlandese, il Polar Nanoq. Nei video compare anche una piccola macchina rossa parcheggiata vicino al peschereccio intorno alle 6 e mezzo del mattino, identica a un veicolo osservato vicino al posto dove Birna era stata vista per l'ultima volta. All'interno dell'auto rossa sarebbero state rinvenute tracce di sangue della ventenne. Ore dopo la notizia della scomparsa, il Polar Nanoq ha mollato gli ormeggi ma le forze della sicurezza sono intervenute con un elicottero e hanno interrogato l'equipaggio. La nave è stata obbligata a rientrare a Reykjavik e due marinai sono stati fermati. Secondo il quotidiano islandese online Iceland Monitor la polizia sarebbe convinta che la ragazza possa essere stata uccisa all'interno dell'auto. Ma mancano conferme ufficiali in merito

   

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