America Latina

Brasile, nuova strage in carcere: almeno 30 morti

Lo stimano le autorità

Brasile, nuova strage in carcere: 10 morti, 3 decapitati

Redazione Ansa

La polizia brasiliana teme che il bilancio della vittime della sommossa nel penitenziario di Alcacuz, nello stato del Rio Grande del Nord, possa salire a 30 morti. Lo scrive il sito web del quotidiano Globo. L'ennesima
rivolta scatenata da bande rivali, è iniziata ieri e si è conclusa oggi grazie all'intervento delle forze della sicurezza e ha coinvolto due carceri situate l'una accanto all'altra: oltre ad Alcacuz anche la prigione a Rogerio Coutinho. "Abbiamo già iniziato il lavoro di indagine", ha detto il direttore dell'Itep, l'istituto tecnico scientifico della polizia, Marcos Brandao.
 Questa mattina Zemilton Silva, coordinatore del carcere di Alcatruz, aveva parlato di una decina di morti, tra cui tre decapitati. Le vittime non sono state ancora identificate.

L'ultima sommossa nel carcere di Alcacuz risale al novembre del 2015, quando in uno dei padiglioni fu scoperto un tunnel scavato dai detenuti. Il penitenziario può ospitare 620 persone, ma attualmente i carcerati nella struttura sono 1,083. Nella notte tra il primo e il 2 gennaio scorso nel carcere Anisio Jobim di Manaus, capitale amazzonica c'è stata una carneficina - con 60 morti, molti smembrati e decapitati - scatenata da una rissa tra gang rivali, la Familia do Norte e il Primeiro Comando da Capital. Solo quattro giorni dopo è avvenuta un'altra mattanza - 33 vittime - nel Penitenziario agricolo di Monte Cristo (Pamc), il maggior carcere dello Stato di Roraima, nel nord del Brasile. Secondo le autorita' locali, l'eccidio potrebbe essere stato provocato dalla gang Primeiro Comando da Capital (Pcc) per vendicarsi del massacro di suoi membri nella prigione a Manaus.
   

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