Nord America

Trump su hacker russi, dirò cose ignote

Martedì o mercoledì. Tycoon ricorda 'errore' degli 007 su Saddam

Redazione Ansa

Le sanzioni alla Russia per gli hackeraggi durante le elezioni americane sono motivate da ragioni politiche: lo ha detto alla Nbc Sean Spicer, futuro portavoce di Donald Trump alla Casa Bianca. Secondo Spicer, Barack Obama ha solo punito Mosca dopo che la candidata democratica Hillary Clinton ha perso le presidenziali. Trump sta ricevendo dall' intelligence briefing ''su base giornaliera'' e ''non sembrano esserci prove decisive'' che i russi siano dietro gli hackeraggi delle email del partito democratico durante le elezioni, ha aggiunto Spicer, respingendo il rapporto dell'Fbi e dell'Homeland security che sostiene le accuse contro Mosca, definendolo un manuale ''di istruzioni'' sulla cybersicurezza di base per i democratici.

Ieri Donald Trump ha ribadito il suo scetticismo sulle conclusioni dell'intelligence Usa in merito alle ingerenze russe nelle elezioni, ricordando l'errore sulle armi di distruzione di massa in dotazione a Saddam, e ha sostenuto di sapere "cose che altre persone non sanno", promettendo di rivelarle "martedì o mercoledì".

Il presidente eletto ha inoltre ammonito che "nessun pc è sicuro", invitando a scrivere di pugno e ad affidarsi ad un corriere per comunicare le cose riservate.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it