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Scintille Usa-Cina sul drone sequestrato

Trump: 'Azione senza precedenti'. Poi l'accordo con Pechino

Redazione Ansa

Sale la tensione tra Cina e Stati Uniti dopo il sequestro da parte di Pechino di un drone americano utilizzato dalla marina Usa per monitorare le acque internazionali del Mar cinese meridionale. E resta alta per quasi 24 ore, tra accuse e recriminazioni, prima della comunicazione da parte del Pentagono sul raggiungimento di un accordo per la restituzione, un'intesa trovata con il "coinvolgimento diretto delle autorità cinesi", si precisa. L'episodio si inserisce in un momento delicatissimo nei rapporti tra i due paesi, segnato dal passaggio di consegne tra Barack Obama e Donald Trump alla Casa Bianca con tutte le incognite sulla linea che il tycoon-presidente vorrà tenere nei confronti del Dragone. Soprattutto dopo il recente colloquio telefonico tra quest'ultimo e la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, che ha suscitato le proteste ufficiali della Cina. Anche per questo Pechino aveva fatto pervenire a Washington un chiaro e deciso 'segnale', affermando in una nota del ministero della Difesa che il drone americano era stato sequestrato per garantire "una navigazione sicura alle navi in transito", e precisando che verrà sì riconsegnato agli Usa, ma attraverso le "appropriate modalità", senza quindi fornire dettagli su tempi e modi. Pechino ha voluto così fino alla fine tenere il punto, e soprattutto far giungere agli Usa il rimprovero di aver esagerato attraverso un "battage mediatico unilaterale e inopportuno. Né utile alla risoluzione rapida della questione". Le autorità cinesi hanno infatti fornito la loro ricostruzione spiegando che una scialuppa di salvataggio aveva trovato giovedì il dispositivo sconosciuto nel Mar della Cina meridionale e "per evitare che il dispositivo mettesse in pericolo la navigazione delle navi in transito e del personale, il natante cinese ha adottato un comportamento professionale e responsabile per indagare e controllare il dispositivo". I dettagli sull'episodio, avvenuto giovedì, erano stati resi noti ieri negli Usa dal Pentagono, spiegando che il drone, impiegato per monitorare la condizione delle acque, si trovava a meno di un chilometro dalla nave oceanografica americana USNS Bowditch, con a bordo quasi tutti civili. La Bowditch ha quindi contattato la nave militare cinese chiedendo la restituzione del drone, assicurando che il mezzo non contiene dati top secret. Ma non vi sarebbe stata risposta, con la nave cinese che si è allontanata con il drone sequestrato. Ad agitare le acque anche l'intervento del presidente eletto, Donald Trump, che alla notizia ha tuonato su Twitter definendo il comportamento delle autorità cinesi "senza precedenti". In realtà il suo messaggio è stato notato anche per un errore di ortografia in una prima versione poi corretta , dove invece di 'unprecedented' Trump aveva scritto 'unpresidented' (suscitando l'ironia di chi, sul web, ha visto nell'errore un 'lapsus freudiano'). Sta di fatto che l'intervento del tycoon è stato considerato da alcuni poco ortodosso: inusuale per un presidente eletto prendere posizione su questioni internazionali mentre un altro commander in chief è ancora operativo nel suo ruolo.
   

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