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Onu: 31.500 sfollati ad Aleppo est

In una settimana, alcuni arrestati e uccisi tra i fuggitivi

Redazione Ansa

 Sono 31.500 i civili costretti a fuggire dalle loro case nell'ultima settimana nella parte orientale di Aleppo in mano agli insorti, e alcuni sono stati a quanto pare uccisi o fatti prigionieri dalle forze lealiste mentre cercavano di entrare nei quartieri sotto il controllo governativo. Lo riferiscono oggi le agenzie umanitarie dell'Onu.
    Jens Laerke, portavoce dell'ufficio di coordinamento per gli affari umanitari (Ocha), ha precisato che circa 26.500 persone hanno raggiunto la località di Jibrin, ad est della città, e il quartiere di Sheikh Maqsud, in mano ai curdi. Altri 5.000 sono sfollati all'interno di Aleppo est.   Laerke ha citato anche notizie secondo le quali alcuni uomini e ragazzi che cercavano di raggiungere i quartieri occidentali controllati dai governativi sarebbero stati arrestati.   Secondo l'Ocha, 45 persone sono state uccise nei bombardamenti di ieri nel quartiere di di Jub al Qubi mentre cercavano di raggiungere aree sotto il controllo lealista.
   

"La soluzione militare non è la soluzione in Siria e sulle macerie di una città", Aleppo, "non si costruisce un processo negoziale e una transizione", ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in conferenza stampa con il collega russo Serghiei Lavrov, a margine del Forum Med 2016. Bisogna "impegnarsi per fermare la violenza, aprire lo spazio a interventi umanitari, evitare rappresaglie, avviare un processo di transizione in cui ci sia la disponibilità del regime a condividere il potere", e la "Russia, alla quale mi sono appellato, ha una particolare responsabilità per il suo ruolo in Siria". "Gli interventi umanitari in Siria sono assolutamente necessari, la gravità di quello che succede ad Aleppo è sotto gli occhi di tutti, bisogna sostenere i tentativi delle Nazioni Unite".

La Russia sostiene l'iniziativa di De Mistura di consentire l'abbandono dei gruppi terroristici da Aleppo est per favorire gli interventi umanitari, ma "questa posizione è stata bloccata da coloro che sono interessati che in quella parte della città rimangano i terroristi", ha sottolineato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov in conferenza stampa con Gentiloni, a margine del Forum Med 2016. "I convogli possono passare ma nel frattempo l'Onu sta ferma a pensare, e nel frattempo la Russia ha inviato i suoi aiuti e in questo modo dovrebbero agire anche gli altri Paesi che si preoccupano di Aleppo", ha aggiunto Lavrov.

Intensi scontri armati sono intanto in corso oggi nella città vecchia di Aleppo tra forze lealiste e miliziani delle opposizioni nel quartiere di Bustan al Qasr, secondo quanto riferiscono fonti ad Aleppo contattate dall'ANSA. I combattimenti proseguono da giorni nel quadro dell'offensiva russa e lealista. Le truppe di Damasco sono avanzate anche ieri in alcune parti dei quartieri orientali di Aleppo sotto assedio e controllati dagli insorti. L'agenzia Sana riferisce dell'uccisione nelle ultime ore di sei persone ad Aleppo ovest a causa di colpi di mortaio sparati da miliziani anti-regime. Le notizie non possono essere verificate in maniera indipendente sul terreno

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