Mondo

Satan 2, sale la tensione con la Russia

Effettuato test su una nuova testata ipersonica

Russia Military Drills

Redazione Ansa

Il caso del via libera di Madrid a Mosca per il rifornimento a Ceuta delle navi da guerra russe guidate dalla portaerei Kuznetsov, che si sospettava dirette in Siria per un'escalation degli attacchi, ha investito ieri la ministeriale Difesa della Nato e si è risolto solo quando la Russia ha cancellato lo scalo. Ma ad alimentare la tensione è arrivata ieri anche la pubblicazione dell'immagine del nuovo missile balistico intercontinentale Rs28 - noto anche come Satan-2 - armabile con testate nucleari, che sarà presto a disposizione delle forze armate russe. Avrà un raggio d'azione di 10-11 mila chilometri e viaggerà a 7.000 km/h. Abbastanza, hanno detto da Mosca, "per superare qualsiasi difesa anti-aerea". Insomma, un nuovo elemento che conferma la tendenza di una Russia impegnata in massiccio rafforzamento militare. Anche le due navi da guerra russe con missili a lungo raggio che martedì hanno attraversato il Grande Belt, tra le isole danesi di Zealand e Funen, per raggiungere il mar Baltico, ne sono un altro esempio, ha avvertito il segretario generale della Nato.

Preoccupazione Usa e Nato - I primi test del Satan 2 sono in agenda nel 2018, ma il vero 'incubo' per Usa e Nato è un nuovo tipo di testata nucleare "planante" ipersonica capace di bucare ogni tipo di scudo oggi in funzione. Nome in codice: 'object 4202'. E il test di questa nuova arma - stando al blog MilitaryRussia - sarebbe avvenuto martedì scorso e secondo il ministero della Difesa è stato "un successo". La testata - ha fatto sapere il ministero senza aggiungere informazioni ulteriori - ha raggiunto con precisione il poligono di Kura, in Kamchatka. A trasportarla il vettore balistico RS-18, ovvero il missile da Guerra Fredda che sarà presto sostituito, appunto, con il più moderno RS-28 'Sarmat II' (o Satan, stando alla denominazione Nato). Il Sarmat sarebbe in grado di trasportare tre nuove testate ipersoniche, la cui caratteristica è quella di poter "manovrare" nel tragitto ad alta velocità verso l'obiettivo rendendola così quasi impossibile da intercettare.

Arsenale armi chimiche distrutto un anno prima del previsto - La Russia completerà la distruzione del suo arsenale di armi chimiche nel dicembre 2017, ovvero un anno prima del previsto. Lo ha detto a Interfax il capo del Dipartimento federale per la conservazione sicura e lo smaltimento delle armi chimiche il colonnello Valery Kapashin. "Finalizzeremo la distruzione dello stock di armi chimiche nel dicembre del prossimo anno. La decisione è stata presa e firmata", ha detto Kapashin.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it