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Francia, rivolta Jobs act, scontri piazza

A Parigi scontri manifestanti incappucciati-polizia

Redazione Ansa

Non aumentano i manifestanti, non diminuiscono le violenze: all'ottava giornata di protesta contro il Jobs act francese, lo scenario è sempre lo stesso. Cortei sparuti ma guerriglia puntuale a Parigi, Nantes e Bordeaux, con feriti, danni e fermati. Il governo cerca una via d'uscita, il premier Valls è inflessibile sul punto più conteso, l'articolo 2 della riforma, ma il suo ministro delle Finanze, Sapin, lo contraddice.

Le cifre sulla partecipazione sono al solito contraddittorie. Si è parlato inizialmente di manifestanti in aumento ma le cifre diffuse in serata sono in calo rispetto alle settimane scorse: in tutta la Francia 153.000 in corteo, 300.000 secondo il sindacato CGT. Gravi gli incidenti, 77 i fermati. Un po' più di partecipazione si è registrata a Parigi, 18.000 manifestanti invece di 14.000 per la questura, 100.000 per Force Ouvriere.

E scontri tra manifestanti incappucciati e polizia a margine delle proteste contro la riforma del lavoro a Parigi. Nel sud della Francia, un automobilista ha ferito gravemente un militante della CGT forzando un blocco davanti alle raffinerie di Fos-sur-Mer.

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