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"Caschi blu Italia trafficano alimenti"

Lo afferma El Pais: inchiesta in corso, anche sul Ghana e altri

Redazione Ansa

    Caschi blu dell'Unifil sono al centro di un traffico di prodotti alimentari in Libano: lo scrive con ampio rilievo El Pais online, secondo cui c'è una doppia inchiesta in corso: da parte del ministero dell'economia libanese e dell'Onu. Secondo il quotidiano, alimenti destinati alle truppe, e quindi non commerciabili, sono stati localizzati a numerose riprese in supermercati locali.
    Contattati da El Pais, sia il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti, sia il direttore generale del ministero libanese, Alia Abbas, hanno confermato che inchieste sono in corso, ma non hanno dato maggiori dettagli per ragioni di riservatezza. Scrive El Pais: "Il Ghana (con 870 caschi blu) e l'Italia (con 1.206 soldati, e attualmente con la responsabilità del comando) sono i due battaglioni più attivi nella rivendita illegale di alimenti tra i cinque segnalati", secondo R.D., una delle 'gole profonde' del quotidiano, e altri "sei lavoratori internazionali e locali dell'Unifil".
   La notizia è stata smentita da Tenenti: al momento "non ci sono ancora prove che possano confermare una sistematica operazione legata al traffico di alimenti, o ancor meno il coinvolgimento di alcuni contingenti". Il portavoce dell'Unifil ha però confermato che "da tempo" l'Unifil sta svolgendo indagini interne sulle denunce e che gli accertamenti continuano.

La Procura militare di Roma ha reso noto che sta "verificando" la notizia.

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