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Oggi è la festa dell'Europa e le città si tingono di blu

Festa in Campidoglio con bandiere, palloncini e messaggi di pace

Redazione Ansa


Oggi è la festa dell'Europa, sessantasei anni fa in un discorso a Parigi, la dichiarazione di Schuman. L'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman propose la creazione di una Comunità europea del carbone e dell'acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio.

Con l'ingresso simbolico delle due bandiere d'Italia e d'Europa portate dai bambini delle scuole elementari di Roma è iniziata, questa mattina, la cerimonia di consegna dei due vessilli ai piccoli studenti capitolini.

Alla presenza dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione europea Federica Mogherini, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca e di circa 1500 allievi, il coro della scuola Sinopoli, accompagnato dalla banda musicale della Polizia Locale ha intonato l'Inno alla Gioia e l'Inno di Mameli mentre i giovani ospiti hanno liberato centinaia di palloncini ciascuno con un messaggio di pace. "Il Campidoglio è sempre stato un luogo di supereroi della storia. Qua è nata la leggenda di Roma e qua è nata l'Europa e voi ogni mattina, quando entrate nelle scuole, guardate queste due bandiere che giocano nel vento, fanno parte di quel quotidiano come i vostri libri e i vostri giochi, devono entrare dentro di voi e i loro colori devono diventare i vostri colori. 

"Per la prima volta nella storia l'Ue deve fronteggiare una minaccia esistenziale" che non viene dall'esterno ma "dall'interno dei suoi confini". . in un messaggio diffuso in occasione della Festa dell'Europa con il quale risponde a quanti oggi si chiedono "se ci siano ancora dei motivi per celebrare" questa ricorrenza. "La nostra Unione - sottolinea Mogherini - è a rischio quando si costruiscono muri invece di abbatterli, quando ci si comporta come europeisti part-time - capaci di chiedere aiuto ma non di offrirlo quando necessario" e quando viene messa in discussione "la nostra identità perché basata sulla diversità". La Festa dell'Europa, per la vicepresidente della Commissione Ue, serve per non dimenticare i risultati raggiunti, esserne orgogliosi e "ricordarci che non vanno dati per acquisiti". Quello di cui abbiamo bisogno oggi "per riformare e salvare" l'Unione "è leadership e non populismo".

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