America Latina

Haiti, uccise 3 sorde, sospetti su riti

Corpi trovati con segni tortura, bruciature e lingue tagliate

Redazione Ansa

La brutale uccisione di tre donne sorde nei dintorni di Port au Prince ha sconvolto l'opinione pubblica haitiana, rivelando la persistenza di arcaici pregiudizi contro i portatori di handicap, che ora temono nuovi possibili attacchi.
    Jesula Gelin, Vanessa Previl e Monique Vincent erano diventate amiche in una comunità per sordomuti creata da un'organizzazione religiosa a Leveque, a una ventina di km dalla capitale haitiana, per accogliere circa 160 persone sorde dopo il terremoto del 2010. Secondo i parenti delle tre donne, molti indizi -come il fatto che ai tre cadaveri è stata tagliata la lingua- dimostrano che si è trattato di un crimine rituale, commesso a causa dei pregiudizi contro le persone sorde, che nella superstizione locale sono viste come contagiose o portatrici di una qualche maledizione.
   

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