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Salah e Abrini, le 'primule rosse' di Parigi

Nove i kamikaze morti, complici arrestati ma tanti ancora ricercati

Redazione Ansa

Se 9 kamikaze sono morti la sera stessa del 13 novembre e nell'assalto al covo di Saint-Denis cinque giorni dopo gli attentati, alcuni fiancheggiatori sono stati successivamente arrestati. Due gli uomini certamente in fuga: Salah Abdeslam e Mohamed Abrini. Per entrambi è stato emesso un mandato d'arresto internazionale. Salah, 27 anni, francese residente a Molenbeek, vicino a Bruxelles, è considerato un pilastro dell'organizzazione e dell'attuazione degli attentati, ha aiutato e accompagnato i kamikaze sui luoghi delle stragi, sicuramente allo Stade de France. Suo fratello, Brahim, si è fatto esplodere nel bistrot di boulevard Voltaire, poco prima della strage al Bataclan. Il secondo, un belga-marocchino di 30 anni, è suo complice. Un video lo ha ripreso due giorni prima degli attentati al suo fianco in una stazione di servizio sulla A1, in direzione di Parigi. Era al volante della Renault Clio ritrovata parcheggiata nel 18/o arrondissement di Parigi, servita per trasportare uno dei commando.

Dal 13 novembre, 13 persone sono ancora in stato detenzione con l'accusa di essere collegate in un modo o nell'altro agli attentati di Parigi: due sono in Francia, Jawad Bendaoud e Mohamed S., quest'ultimo accusato formalmente di essere legato a un'associazione terroristica. Avrebbe messo in contatto Hasna Ait Boulahcen, la cugina di Abdelhamid Abaaoud, 'mente' degli attentati, con Jawad Bendaoud, intestatario del covo di Saint-Denis. In 11 sono in carcere in Belgio, fra loro Mohamed Amri e Hamza Attou, i complici di Salah Abdeslam che lo riportarono da Parigi a Bruxelles e che furono fermati il 14 novembre. Stessa accusa di fiancheggiamento per altri due fermati, Lazez Abraimi e Ali Oulkadi. Gli altri in cella in Belgio sono in qualche modo legati a Salah e sono stati tutti arrestati in perquisizioni a Molenbeek. Al di fuori di Francia e Belgio, 5 persone sono state fermate, una in Germania, una in Turchia, due in Austria e una Marocco.

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