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Migranti: Ft, Ue pensa ad agenzia centrale per asilo

Nuova strage nell'Egeo, Nato decide invio navi

Redazione Ansa

La Commissione europea sta ipotizzando la creazione di un'agenzia federale per il diritto di asilo: lo scrive il Financial Times, che ha visto le bozze delle opzioni allo studio in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo dedicato alla crisi dei migranti. Il Financial Times, con un articolo in prima sul numero di domani, anticipato dal web, ipotizza "una rivoluzione della politica sui rifugiati" in Europa. Il quotidiano scrive che "la responsabilità su tutte le richieste di asilo potrebbero essere girate all'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (Easo)". L'Ft ricorda che l'Easo "offre consigli ai governi nazionali, ma potrebbe trasformarsi in una agenzia federale responsabile per le richieste" di asilo. Se Bruxelles "andrà avanti con questa opzione, si tratterebbe di un nuovo trasferimento di sovranità, con la necessità di modifiche nei trattati". La Gran Bretagna, grazie a una clausola di opt-out in materia di giustizia e interni non sarebbe obbligata a partecipare al nuovo sistema. La Commissione Ue intende presentare due opzioni per il quotidiano della City: la prima prevede la condivisione dei richiedenti asilo attraverso un sistema di quote, senza prendere in considerazione il Paese di approdo, contrariamente a quanto succede adesso in base al regolamento di Dublino. La seconda prevede il mantenimento dello statu quo, con un eventuale ricollocamento dei profughi in base a un sistema di quote quando uno o più Paesi deve affrontare un afflusso improvviso e massiccio di rifugiati.

Nuova strage nell'Egeo, Nato decide invio navi - Alla vigilia del vertice Ue-Turchia da cui si spera arrivino progressi significativi nell'approccio europeo alla gestione della crisi dei migranti e per il salvataggio di Schengen, si continua a morire nel Mar Egeo. Almeno 25 persone hanno perso la vita nel naufragio dell'imbarcazione su cui si trovavano, mentre altre decine sono state tratte in salvo da unità della Guardia costiera turca e italiana. Intanto, la Nato ha annunciato che rafforzerà la presenza di sue navi nell'area per affiancare l'operazione Ue Poseidon nella lotta contro i trafficanti di essere umani incrociando anche nelle acque territoriali di Grecia e Turchia. E migliaia di migranti continuano a essere ammassati davanti alla frontiera della Macedonia, Paese che ha deciso di limitare ulteriormente l'ingresso su suo territorio di profughi. I riflettori della politica e della diplomazia sono comunque puntati sui lavori del summit. Un appuntamento cruciale da cui ci si attende - nel quadro della piena applicazione del piano d'azione concordato con l'Unione - non solo un rinnovato impegno da parte di Ankara per frenare il flusso dei migranti verso la Grecia, ma anche un ok alla riammissione sul suo territorio di quanti non hanno diritto all'asilo. Parallelamente, il vertice dovrebbe dare tutto l'appoggio necessario alla Grecia per fare fronte alla situazione venutasi a creare e che potrebbe peggiorare ulteriormente con la cosiddetta chiusura della rotta dei Balcani occidentali, obiettivo che secondo il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk è a portata di mano e consentirà di salvare Schengen da un'implosione altrimenti difficilmente evitabile.

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