Europa

Turchia: dopo vittoria morsa Erdogan su Pkk e media

Casa Bianca esprime preoccupazione per pressioni su stampa

Redazione Ansa

L'aviazione turca ha compiuto nelle scorse ore diversi raid contro postazioni del Pkk curdo nel sud-est del Paese e in nord Iraq. Lo riferiscono le forze armate, secondo cui sono stati colpiti rifugi e depositi di armi nelle zone di Hakkari, Metina, Zap, Avasin-Basyan, Hakurk, Gara e Qandil. Sono i primi bombardamenti dopo il voto di domenica.

Un tribunale di Istanbul ha intanto ordinato il sequestro della rivista Nokta e l'arresto del direttore e del caporedattore centrale per "istigazione a delinquere" per una copertina con una foto del presidente Recep Tayyip Erdogan e il titolo "Lunedì 2 novembre: l'inizio della guerra civile turca"Sono stati fermati il direttore, Cevheri Guven, e il caporedattore centrale, Murat Capan, accusati anche di "eversione". Lo riferisce l'agenzia di stampa Dogan. Il riferimento della copertina è al giorno successivo al voto politico di domenica scorsa in Turchia, in cui l'Akp di Erdogan ha riconquistato la maggioranza assoluta in Parlamento. Già a metà settembre la polizia aveva compiuto un blitz nella redazione di Istanbul di Nokta, che era stato anche ritirato dalle edicole, per un fotomontaggio in copertina che mostrava Erdogan che si faceva un selfie mentre sullo sfondo alcuni soldati portavano a spalla il feretro di un loro commilitone avvolto nella bandiera della Turchia dopo essere morto nel conflitto riesploso a luglio con il Pkk curdo. Già in quell'occasione Capan era stato arrestato e poi rilasciato in libertà condizionata. Due settimane fa il sito della rivista era stato bloccato da un tribunale di Istanbul, che aveva stabilito una "censura preventiva" per aver diffamato l'Akp

Gli amministratori nominati dal tribunale turco che la scorsa settimana ha 'commissariato' il gruppo editoriale anti-Erdogan Ipek hanno licenziato 58 giornalisti. Lo riferiscono alcuni di loro, secondo cui dopo una sospensione di alcuni giorni oggi non è stato permesso loro di rientrare nella redazione di Istanbul, che ospita i quotidiani Bugun e Millet e i canali Bugun tv e Kanalturk.

Intanto gli Usa esprimono "profonda preoccupazione dopo che i media e i singoli giornalisti critici verso il governo di Ankara sono stati oggetto di pressioni e intimidazioni durante la campagna elettorale turca, presumibilmente in modo calcolato per indebolire l'opposizione politica".

 

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Turchia al voto, Erdogan: "Pensate alle vostre elezioni"

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