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Iran, Casa Bianca: 'Negoziati avanti anche dopo 30 giugno'

Simultaneità accordo-revoca sanzioni è tra gli ultimi nodi

Redazione Ansa

I negoziati sul programma nucleare dell'Iran andranno avanti molto probabilmente anche dopo la scadenza del 30 giugno: lo ha confermato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnst. 

E' il nodo della 'simultaneità' tra la firma dell'accordo sul nucleare iraniano e la revoca delle sanzioni, questione riproposta con forza dalla Guida suprema Ali Khamenei in un intervento di pochi giorni fa, a rendere particolarmente complicata la messa a punto del testo finale. Secondo la massima autorità iraniania, infatti, tutte le sanzioni economiche, bancarie e finanziarie (Onu, Ue e Usa) dovranno essere rimosse nel giorno della firma, e le altre secondo una tabella di marcia ragionevole. Una simultaneità che riguarda dunque anche le misure imposte dal 2006 in varie risoluzioni Onu, che dovranno essere cancellate dal Consiglio di sicurezza e sostituite con una nuova risoluzione, su cui altre spinose trattative sono in corso.

Quanto alle sanzioni Usa, è proprio la legge varata il 7 maggio dal Senato - dopo un faticoso compromesso con la Casa Bianca - a porre come data limite di fatto il 9 luglio. Se l'accordo non sarà infatti varato entro quel giorno, a causa delle ferie estive il Congresso avrà non 30, ma 60 giorni di tempo per esaminarlo, e dare il via libera alla revoca delle sanzioni del Parlamento. Nel frattempo però l'esecutivo potrà però cancellare le proprie. Secondo la fonte citata dall'Irna, i pochi giorni supplementari serviranno a chiudere questo round di negoziati e non si prevedono ulteriori estensioni, a meno che non vi sia "un nuovo scenario".

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