Europa

Stragi naziste: Stazzema, procura archivia procedimento

Per giudici Sommer non può affrontare processo

Foto storica del museo della resistenza di Stazzema: sepoltura nel 1944 nel piazzale della chiesa

Redazione Ansa

Svolta nell'inchiesta sulla strage di Sant'Anna di Stazzena: la procura di Amburgo ha archiviato il procedimento contro Gerhard Sommer, l'ex militare nazista di 93 anni, sulla cui posizione la giustizia tedesca aveva deciso di riaprire il procedimento. Lo ha detto all'ANSA l'avvocatessa Gabriele Heinecke. La Procura ritiene che Sommer non sia in condizione di affrontare il processo.

Sindaco Stazzema, sono sconcertato - "Sono sconcertato ancora una volta perché i nostri superstiti, i nostri martiri restano senza la soddisfazione di vedere scritti i nomi dei criminali che hanno assassinato donne, vecchi e bambini". Così il sindaco di Stazzema Maurizio Verona dopo aver ha appreso della decisione della commissione medica della procura di Amburgo di dichiarare Gerhard Sommer non in grado di sostenere il giudizio che lo vedeva indagato per la strage di Sant'Anna di Stazzema. "Ai giovani che chiamiamo ad essere portavoce e costruttori di pace - ha rilevato il sindaco - dobbiamo insegnare che i crimini contro l'umanità non vanno in prescrizione e ci sarà sempre qualcuno che non si rassegnerà ad occultamenti, cavilli burocratici ed altro per rimandare la giustizia. Oggi questo compito sarà un po' più difficile . Oggi si scrive una brutta pagina della nostra storia, è una giornata triste perché nessuno di questi criminali pagherà più per ciò che ha commesso. Per noi restano tali e continueremo a raccontare sempre di più questa storia, anche se senza una piena giustizia non ci può essere piena verità". "L'Italia - ha aggiunto Verona - dopo 50 anni di occultamenti, ha cercato di fare i conti con queste stragi che hanno colpito in particolare donne, vecchi e bambini. Le responsabilità storiche sono state scritte, ma, come disse il presidente tedesco Joachim Gauck a Sant'Anna in occasione della sua visita del 24 marzo 2013 con il presidente Napolitano, se le vittime hanno un nome, hanno un nome i criminali che hanno ucciso questi innocenti. E questi nomi noi avremmo voluto che fossero scritti".

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