Europa

Ucraina, 'soldati russi' confessanno a Osce: a Kiev in 'missione di ricognizione'

E' la prima ammissione del genere dall'inizio del conflitto

Redazione Ansa

I due uomini catturati dalle truppe di Kiev hanno confessato di essere membri dell'esercito russo e di aver viaggiato in Ucraina in una "missione di ricognizione": lo rende noto un rapporto di rappresentanti dell'Osce che li hanno intervistati in un ospedale militare di Kiev. E' la prima ammissione del genere dall'inizio del conflitto.
   

''Erano armati, ma non avevano l'ordine di sparare'', secondo l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea. "Uno di loro ha detto di aver ricevuto ordini dalla sua unita' militare di andare in Ucraina. Entrambi hanno raccontato di essere stati 'in missione' in Ucraina in precedenza. Uno ha aggiunto di aver 'ruotato' dopo tre mesi'', riferisce l'Osce. Mosca sostiene che si tratta di ex militari e ha accusato le forze speciali ucraine di averli picchiati per costringerli ad una testimonianza utile.

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