Medio Oriente

Rispunta la voce di Baghdadi, Islam religione di guerra

I jihadisti attribuiscono il messaggio al Califfo

Redazione Ansa

Baghdadi è tornato, o almeno è questo il messaggio che la propaganda dell'Isis vuole sia rilanciato. Furqan media, la piattaforma 'ufficiale' del gruppo, ha pubblicato un audio attribuito al Califfo che fonti occidentali vorrebbero "gravemente ferito e incapace di guidare" lo Stato islamico. Tanto che la leadership dell'organizzazione sarebbe stata costretta a nominare un sostituto pro-tempore Al-Afri: ma il 'numero due' sarebbe stato ucciso in un raid mentre si trovava all'interno della moschea di Tal Afar, nel nord Iraq, almeno secondo quanto annunciato ieri dal ministero della Difesa di Baghdad. Nelle scorse settimane, lo 'scoop' del Guardian: Baghdadi è stato ferito gravemente in un raid del 18 marzo scorso. Secondo le fonti citate dal quotidiano britannico, "le ferite di Baghdadi - compreso un danno spinale - gli impediranno di tornare leader". Nei giorni successivi la Difesa statunitense aveva ridimensionato la notizia: il 18 marzo c'è stato un raid aereo nella zona indicata dal Guardian, ma non era contro alcun 'obiettivo di alto valore'. "Non abbiamo motivo di ritenere che ci fosse al Baghdadi", ha detto il portavoce Steven Warren.

E ancora: il Califfo continua a guidare lo Stato islamico e l'esercito americano non ha motivo di credere che sia stato ferito in un attacco aereo della coalizione. "Non abbiamo aggiornamenti sul suo status", ha detto Warren ai giornalisti. Mentre a microfoni spenti, un alto funzionario americano avrebbe spiegato come le informazioni attuali indicano che al Baghdadi sia vivo, sano, e attivamente alla guida dell'Isis. Nell'audio pubblicato oggi, dal titolo "March Forth Whether Light or Heavy", il 'califfo' afferma tra l'altro che l'Islam "è una religione di guerra". Poi il monito ai seguaci: "Raccomando ai leoni del Califfato a Raqqa, Mosul, Aleppo (...) o eroi dell'Islam. Siate pazienti e determinati, e cauti perché i nemici di Allah si stanno mobilitando, crescono, e minacciano la gente di Mosul", afferma la voce: "Pensiamo che muoveranno prima verso Raqqa e Aleppo, poi Mosul. Siate cauti". Il messaggio, che accenna ai principali teatri d'azione dell'Isis, dallo Yemen alla Libia passando per Iraq e Siria, contiene minacce ai "crociati" e agli ebrei. L'audio è accompagnato da traduzioni di testo in inglese, russo, turco, francese e tedesco. Si punta l'indice anche contro l'Arabia Saudita: "Dove sono i jet di chi governa la Penisola arabica contro gli ebrei" che profanano il Profeta, sottolinea la voce attribuita al Califfo, che è stata poi rilanciata anche dal Site, il sito di monitoraggio del web islamico.

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