Medio Oriente

Isis: civili in fuga da Ramadi

Jihadisti circondano e bombardano la città irachena

Redazione Ansa

Forze di terra irachene sono entrate nella principale raffineria del Paese - quella di Beiji - scontrandosi con i miliziani dello Stato islamico, dopo aver
preso il controllo del perimetro esterno del vasto complesso: lo ha reso noto un comandante della provincia di Salahuddin. Nei
giorni scorsi l'Isis aveva sferrato un attacco in grande stile alla raffineria occupandone una piccola parte. La struttura è sempre rimasta sotto il controllo del governo, ma i miliziani l'avevano circondata impedendo l'ingresso alle forze irachene.

Decine di migliaia di civili stanno fuggendo da Ramadi, in Iraq, che i jihadisti dell'Isis hanno circondato e bombardano. Testimoni hanno riferito che gli sfollati, in auto o a piedi, si dirigono verso Khalidiya, a 25 chilometri, e poi a Baghdad, a 100 chilometri. L'Isis, da mesi vicino a Ramadi, ha lanciato un'offensiva pochi giorni fa.

L'esodo di massa è dovuto agli intensi bombardamenti di artiglieria compiuti dai jihadisti che assediano da nord e da sud la città e che si stanno avvicinando anche al centro urbano. I residenti in fuga temono anche che per rappresaglia le forze governative possano condurre raid aerei o sparare colpi di artiglieria sulle abitazioni nei quartieri conquistati dall'Isis.

E' salito a 40 morti e decine di feriti il bilancio della nuova serie di attentati che ha colpito oggi Baghdad, secondo fonti della sicurezza citate dall'agenzia Ap. Il piu' grave degli attacchi e' avvenuto all'interno di un concessionario di auto nel quartiere sciita di Habibiya,
nell'Est della capitale, dove 15 persone sono morte e 26 sono rimaste ferite da un'autobomba. Mezz'ora prima altre 13 persone erano state uccise e 24 ferite da un'autobomba vicino ad un mercato all'aperto nel quartiere sud-occidentale di Amil.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it