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Swissleaks, Jobim e Amado erano correntisti di Hsbc a Ginevra

Novemila brasiliani, tra cui nomi dello spettacolo e della cultura, hanno conti numerati nella filiale svizzera per sfuggire al fisco. Ma tutti negano

La statua di Jobim sulla spiaggia di Ipanema a Rio. I familiari negano i conti in Svizzera

Redazione Ansa

Mostri sacri della musica e della letteratura brasiliana, come il compositore Antonio Carlos Jobim e lo scrittore Jorge Amado, figuravano nella lista di correntisti della filiale svizzera di Hsbc, il colosso bancario britannico travolto dallo scandalo Swissleaks. Lo affermano alcuni media verde-oro che hanno avuto accesso ai dati sottratti dall'ex informatico della banca Hervè Falciani e in base alla quale la Hsbc Private Bank (Suisse) di Ginevra avrebbe attivamente aiutato piu' di 100 mila clienti di circa 200 Paesi ad evadere il fisco. Gli archivi, in particolare, si riferiscono agli anni 2006 e 2007, quando molti conti già vennero chiusi, come nel caso di Jobim e Amado, deceduti rispettivamente nel 1994 e 2001. I loro familiari tuttavia negano che ci siano state operazioni illegali. Un'inchiesta giornalistica condotta in Brasile dal sito UOL e dal quotidiano 'O Globo' ha rivelato che quasi novemila brasiliani hanno conti numerati nella filiale elvetica di Hsbc. Tra questi anche molti nomi noti legati al mondo della cultura e dello spettacolo locali, come attori, registi, presentatori e giornalisti. Tutti smentiscono qualunque irregolarità.

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