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Israele: elezioni, dissidi tra Lista araba e Meretz

Sinistra rischia di perdere voti

Redazione Ansa

(ANSA) - TEL AVIV, 08 MAR - In Israele l'opposizione di sinistra rischia di subire una emorragia di voti nelle elezioni politiche del 17 marzo e di perdere uno o due seggi alla Knesset. Lo afferma la stampa odierna commentando dissidi maturati fra il partito della sinistra sionista Meretz e la Lista araba unita. Ieri avrebbero dovuto siglare un accordo bilaterale per la spartizione dei 'voti in eccedenza': ma la strenua opposizione manifestata da una componente nazionalista all'interno della Lista araba unita ha fatto fallire l'iniziativa. In base alla legge dopo lo spoglio dei voti si procede alla spartizione dei 120 seggi, secondo i rapporti di forza emersi dalle elezioni. I 'resti' - che in genere riguardano tre o quattro seggi - sono poi distribuiti secondo l'entità dei voti in eccedenza (ossia non sfruttati) che ciascun partito può vantare.
    Di norma partiti ideologicamente vicini firmano in anticipo accordi bilaterali per evitare che i propri 'resti' vadano in definitiva a partiti molto lontani da loro ideologicamente.
    La Lista araba unita (che nei sondaggi riceve 12-13 seggi) e Meretz (che nei sondaggi ne riceve 5) dovevano siglare ieri l'accordo sui resti, ma la componente della lista araba Balad si è opposta. Dura la reazione di Meretz, secondo cui elementi moderati nella Lista unificata sono stati sopraffatti da quelli 'nazionalisti'. Delusione viene espressa anche dai dirigenti del partito comunista arabo-ebraico Hadash.
   

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