Africa

Sudafrica: libero capo polizia apartheid

Libertà condizionata interesse "riconciliazione nazionale"

Redazione Ansa

E' considerato una delle figure più oscure del periodo dell'apartheid: ha ucciso, torturato, seviziato, sequestrato decine di persone durante gli anni dell'apartheid in Sudafrica, eppure oggi, dopo 20 anni di prigione, Eugene de Kock ha ottenuto la libertà condizionata "nell'interesse della riconciliazione nazionale". Definito dai media sudafricani 'Prime Evil', il "killer dell'apartheid", o anche il "torturatore", ha avuto un ruolo importante nella macchina assassina dell'era segregazionista, tanto che per i suoi crimini era stato condannato nel 1996 a due ergastoli e a 212 anni di carcere. Ma alla fine, nonostante tutti i crimini compiuti, è riuscito a restare in carcere meno anni di Nelson Mandela.

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