America Latina

Allarme per crisi idrica a San Paolo

Bacino autorizzato a prelevare secondo livello acque morte

Redazione Ansa

La crisi idrica a San Paolo ha raggiunto ormai livelli da tragedia, secondo il presidente dell'Ana, l'Agenzia brasiliana per le acque, Vicente Andreu Guillo. ''Dobbiamo utilizzare il secondo livello di acque morte, il che rappresenta una pre-tragedia. Ma non ci sono alternative per San Paolo, dove continua a non piovere'', ha detto Guillo, riferendosi al bacino idrico di Cantareira, che fornisce un terzo delle popolazione della metropoli paulista, circa 6,5 milioni di persone. L'Ana ha autorizzato l'azienda comunale Sabesp ad utilizzare anche la seconda parte della riserva tecnica di Cantareira: 106 milioni di litri di acqua mai utilizzata prima per il consumo umano. Le scorte si sono ridotte, a causa della persistente siccità e delle alte temperature, ad appena il 3,3% della capacita' del bacino idrico. ''Rimane il terzo ed ultimo livello di acque morte, ma è costituito dal drenaggio delle riserve, praticamente fango: utilizzarlo sarebbe una vera tragedia. Ma se non pioverà, non ci saranno altre alternative'', ha detto Guillo. La presidente di Sabesp, Dilma Pena, ha detto giovedì scorso che le scorte ''sono sufficienti solo per poche settimane''. In alcuni quartieri di San Paolo l'acqua viene razionata ormai da mesi e migliaia di persone sono costrette a rifornirsi a pagamento da società private che utilizzano autobotti. La crisi idrica sta creando disagi anche in altri comuni dello stato di San Paolo, il più popoloso del Brasile con oltre 40 milioni di abitanti. Almeno una settantina di comuni sono stati costretti a razionare l'acqua alla popolazione.

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