Mondo

Parla il marito dell'infermiera contagiata, 'ha seguito protocollo'

L'uomo, che ha rilasciato dichiarazioni al Mundo online' è ora in isolamento

Redazione Ansa

 "Mia moglie ha seguito i protocolli" di prevenzione e "fatto tutto quello che le avevano detto di fare in ospedale" e "in nessun momento si è preoccupata di nulla". E' quanto ha assicurato Javier, il marito dell'infermiera ausiliare di 44 anni, Teresa, prima contagiata di ebola fuori dal continente africano, in dichiarazioni all'edizione on line de El Mundo. L'uomo, che è sotto osservazione e in isolamento nello stesso ospedale in cui è ricoverata la moglie, ma in un'altra ala perché non presenta sintomi di contagio, ha confermato che Teresa "evolve positivamente nella gravità". Le stanno somministrando siero "di una persona che si è curata dell'ebola", la suora Paciencia Melgar, che ha assistito in Liberia il missionario Miguel Pajares ed è riuscita a superare la malattia. L'infermiera, che faceva parte dell'equipe di sanitari dell'ospedale Carlo III-La Paz che ha assistito i due religiosi spagnoli rimpatriati, secondo il marito "ha lavorato normalmente e ha seguito tutti i protocolli normali". Da 15 anni ausiliaria nell'ospedale, Teresa non ha mostrato nessun sintomo fino al 30 settembre scorso, quando "ha cominciato ad avere febbre, ma mai alta". Il giorno 5 ottobre, quando è giunta al pronto soccorso di Alcorcon, la paziente era già portatrice del virus. Javier si è detto preoccupato per il cane lasciato a casa dalla coppia: "Non ha problemi, ha tutta la casa per lui, la terrazza aperta per i suoi bisogni. Gli ho lasciato 15 chili di viveri ed acqua", assicura il marito dell'infettata, che si è negato a dare l'autorizzazione alla Comunità regionale perché l'animale sia abbattuto. "Minacciano di andare a casa con un ordine giudiziario. Ma allora che sacrifichino anche me. Dato che non sanno se ho l'ebola o meno, allora che facciano fuori anche me", ha concluso.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it