Medio Oriente

La Nato valuterebbe assistenza a Iraq

Se il governo iracheno dovesse chiederla

Fogh Anders Rasmussen al vertice Nato di Newport

Redazione Ansa

La Nato "non ha ricevuto alcuna richiesta di impegno" in Iraq, ma "sono sicuro che se il governo iracheno presentasse una richiesta di assistenza della Nato, gli alleati la valuterebbero seriamente", lo ha detto il segretario generale Anders Fogh Rassmussen al sua arrivo a Newport (Galles) per il vertice dell'Alleanza.

Il numero uno della Nato ha ricordato che fino al 2011 l'Alleanza aveva una missione di addestramento e che se Baghdad chiedesse di riprenderla anche questa verrebbe valutata seriamente.

Rasmussen ha inoltre sottolineato che quello che si apre oggi a Newport "è un vertice cruciale in un momento cruciale" perché "le condizioni della sicurezza sono cambiate drammaticamente". E poi: "A est la Russia attacca l'Ucraina. A sudest vediamo l'ascesa di un'organizzazione terroristica, il cosiddetto Stato Islamico, che ha commesso atrocità orribili. A sud vediamo violenza, insicurezza e instabilità", ha detto elencando le sfide per l'Alleanza.

Parlando della crisi ucraina, Rasmussen ha poi detto che la Nato "accoglie favorevolmente tutti gli sforzi per una soluzione pacifica in Ucraina" ma "quello che conta è quello che davvero succede sul terreno" e dopo "il cosiddetto piano di pace" tra Putin e Proshenko "purtroppo stiamo ancora assistendo il coinvolgimento della Russia nella destabilizzazione della situazione nell'est". Il segretario generale della Nato ha quindi ribadito l'appello a Mosca a ritirare le truppe dalla frontiera e a fermare il flusso di armi e combattenti.

Le misure per rafforzare la capacità di risposta della Nato "rispettano il Trattato Nato-Russia", ha assicurato, ed "è chiaro a tutti che è la Russia ad averne violato i fondamenti". Rasmussen ha poi osservato: "Benché abbiamo sospeso ogni collaborazione pratica con la Russia, è aperto il canale di dialogo politico e diplomatico".

Quanto all'Afghanistan, Rasmussen ha spiegato che la Nato vuole "aprire un nuovo capitolo" nel Paese con il lancio della missione di addestramento 'Resolute Support', ma "è inutile nascondere che il tempo è essenziale" e che si sta avvicinando il momento della firma dell'accordo bilaterale con gli Usa, indispensabile base legale per la nuova operazione.

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