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Esplosione ad Aleppo, distrutto Hotel Carlton

Un tempo era uno degli alberghi più lussuosi della città ma da molto era stato trasformato in caserma delle forze lealiste.

Esplosione in Siria (arch.)

Redazione Ansa

Una forte esplosione si è verificata poco fa ad Aleppo e secondo le prime informazioni non verificabili in modo indipendente è stato distrutto l'Hotel Carlton, un tempo uno degli alberghi più lussuosi della città e da tempo trasformato in caserma delle forze lealiste. Il Carlton era stato già danneggiato in precedenza in attacchi analoghi.

Ribelli lasciano Homs - Almeno l'80% dei ribelli ha lasciato la città siriana di Homs, dove hanno subito l'assedio dell'esercito per due anni: cosi' il governatore della provincia, precisando che il resto dei ribelli si ritirerà dalla città entro oggi. Al termine di questo processo, ottenuto dopo un accordo senza precedenti tra le parti, l'esercito prenderà il controllo della città vecchia di Homs, soprannominata la "capitale della rivoluzione" poiché è da li' che è partita l'insurrezione armata contro il regime di Assad. L'Iran e la Russia hanno svolto un "ruolo cruciale" nel raggiungere l'accordo per l'evacuazione da Homs di ribelli anti-regime siriano in cambio della liberazione di decine tra militari e agenti dei servizi di sicurezza iraniani e russi in mano agli insorti. In cambio dell'evacuazione "in sicurezza" dei ribelli, questi ultimi hanno acconsentito alla liberazione di 45 loro prigionieri tra cui decine di iraniani e russi. L'informazione, che non può essere verificata in maniera indipendente sul terreno, è stata rilanciata da diverse piattaforme di attivisti anti-regime. Dal canto loro, i media governativi di Damasco non fanno menzione di questo aspetto dell'accordo, che secondo le stesse fonti diplomatiche ha previsto anche la sospensione temporanea dell'assedio di due località sciite nella Siria nord-occidentale circondate da miliziani fondamentalisti sunniti.

L'Osservatorio nazionale siriano per i diritti umani ( precisa che tra le persone liberate figurano "una donna iraniana e 12 bambini oltre a 29 militari governativi siriani". Non si fa riferimento ad agenti dei servizi segreti iraniani e russi come invece menzionato da fonti diplomatiche europee a Beirut.

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