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Pakistan: cristiano condannato a morte per blasfemia

"Insulto a Maometto" diede origine a violenze

Redazione Ansa

LAHORE (PAKISTAN) - La giustizia pachistana ha condannato a morte un cristiano con l'accusa di "blesfemia" per aver "insultato il profeta Maometto", episodio che ha scatenato rabbia e ha dato origine ad un attacco di folla a un ghetto cristiano a Lahore, la seconda città el Paese. L'episodio risale al marzo del 2013, quando Sawan Masih, abitante del quartiere cristiano di Joseph Colony, una baraccopoli di Lahore, è stato accusato da un amico di aver insultato Maometto durante una discussione. Poche ore più tardi circa 3.000 musulmani inferociti hanno preso d'assalto Joseph Colony e incendiato un centinaio di baracche. Oggi l'Alta corte di Lahore ha riconosciuto Sawan Masih colpevole di blasfemia e lo ha condannato alla pena capitale, secondo quanto ha reso noto il suo difensore, Naeem Shakir, che ha annunciato ricorso.

 

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