Politica

La Conferenza dei Capigruppo unificata, il si di FI

La "svolta", sottolinea Bernini, deve essere messa in campo "a partire dai contenuti del Next Generation Eu". Il no di Giorgia Meloni

Redazione Ansa

"Il presidente Berlusconi ha responsabilmente indicato la via politica per mettere in atto la collaborazione istituzionale tra maggioranza e opposizione sollecitata più volte dal Capo dello Stato. Bene la Conferenza unificata dei Capigruppo come sede di confronto, che non deve però essere solo formale. Per questo auspichiamo che il governo presenti subito la legge di Bilancio, che deve però segnare una svolta". Lo afferma la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.  La "svolta". sottolinea Bernini, deve essere messa in campo "a partire dai contenuti del Next Generation Eu". Per FI "dalla logica dei bonus si deve passare a una vera strategia economica per non continuare a rincorrere il virus e porre invece le basi per favorire la ripresa a fine emergenza. Le nostre proposte sono note: anno fiscale bianco perché non bastano i mini rinvii di dieci giorni delle scadenze, taglio dell'Irpef per irrobustire i consumi nella ripresa che verrà, fondi e linee guida per l'assistenza domiciliare in modo da decongestionare gli ospedali, voucher per il trasporto degli anziani e dei disabili che si devono curare. Sono solo alcune delle misure da adottare e finanziare subito, per dimostrare che la politica sa anteporre ai dividendi elettorali l'interesse del Paese. Noi in questi mesi abbiamo sempre lavorato per questo. Nelle crisi bisogna mostrarsi degni delle istituzioni che si rappresentano". 

 Non la pensa così però la leader dei Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "La capigruppo c'è: ogni volta che si vuole convocarla, si convoca. Noi siamo disponibili a portare le nostre proposte ovunque vogliano, ma siccome la cabina di regia proposta da me non s'è mai riunita, la supercapigruppo non risolve il problema. Il problema va risolto dalla maggioranza", afferma la parlamentare. 

 

 "Ci troviamo di fronte ad una emergenza terribile. Sul piano sanitario ed economico sociale. Abbiamo chiesto alle opposizioni di collaborare in una fase nella quale è indispensabile dare il senso dell'unità, della responsabilità e del disinteresse particolare o partitico. Non sono venute in generale risposte positive. Solo Forza Italia è apparsa disponibile, fino a valutare un ruolo collaborativo sulla nuova legge di bilancio. È un segnale importantissimo". Lo ha detto Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, nelle conclusioni della riunione per la costruzione dell'area politico-culturale da lui promossa all'interno del Partito democratico. "Ridurre il confine dentro il quale si arrocca la destra sovranista - ha affermato - è un bene per la democrazia italiana. Ogni atto che va in questa direzione deve essere considerato con grande attenzione e coltivato con serietà. Accanto all'emergenza dell'oggi, per la sinistra si pone il problema di una riflessione, di una possibile rinascita e di una sua prospettiva strategica. L'iniziativa che tutti insieme stiamo per intraprendere con la costruzione di un'area politica culturale va in questa direzione. Non per tornare a vecchie certezze o a schemi ormai inutilizzabili, ma per cogliere il disorientamento e l'atomizzazione della società di oggi le quali hanno bisogno di forme nuove per raccogliersi in un produttivo sforzo umano. In questo senso, noi proponiamo l'incontro e la sintesi tra il pensiero socialista e quello cristiano", ha concluso.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it