Politica

Giustizia, prosegue lo sprint, Bonafede vede i dem

In settimana incontro al ministero. Boschi, priorità sono altre

Redazione Ansa

Prosegue l'impegno del Guardasigilli Alfonso Bonafede per trovare l'accordo pieno con i dem, alleati di governo, sulla riforma della giustizia - prescrizione e sorteggio per il Csm sono i difficili nodi da sciogliere - con l'obiettivo di raggiungere in Parlamento l' approvazione del 'pacchetto' sul settore civile e penale, e sulla legge elettorale delle toghe, entro la fine dell'anno. Da domani ogni giorno è buono, e la volontà del Guardasigilli c'è tutta per mettere in agenda un nuovo incontro al ministero di Via Arenula con la delegazione del Pd guidata dal vicesegretario Andrea Orlando, e non è completamente esclusa l'ipotesi che all'appuntamento partecipino Italia Viva e Leu. Anche se è poco probabile. Cresce infatti l'insofferenza del neonato partito di Matteo Renzi per il pressing di Bonafede. Per ora i due partner più piccoli del governo giallo rosso - Italia Viva e Leu - non hanno ricevuto nessuna convocazione, ma fanno sapere che sono pronti a partecipare e a rispondere alla chiamata.

Contatti con Liberi e Uguali non mancheranno, lo ha detto lo stesso ministro Bonafede che a lui "interessa molto" confrontarsi con Pietro Grasso. Corrono invece più sul filo di lana le chance di una intesa a portata di mano con Italia Viva, terzo azionista di maggioranza che cresce nei sondaggi e flirta con il garantismo del centrodestra. Sull'assenza al vertice sulla giustizia di venerdì scorso a Palazzo Chigi tra M5s e Pd, Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva, non polemizza. Ha però annunciato che il partito di Renzi procederà in autonomia.

"Diremo la nostra in aula, liberamente", ha detto Boschi al 'Messaggero'. "Per noi comunque le priorità sono altre: la crescita, evitare la recessione, gli investimenti verdi, il family Act. Alla Leopolda parleremo di questo, non di Bonafede", ha tagliato corto l'ex ministra. Nello sprint sul cammino delle riforme, non ci sono solo le incognite dei rapporti all'interno della maggioranza. Nella tabella di marcia del Guardasigilli è previsto anche un nuovo giro di tavolo con l'Associazione nazionale magistrati, che ha posizioni di totale chiusura sul sorteggio, con il Consiglio nazionale forense e con gli avvocati delle camere penali e civili. Finora nulla di calendarizzato, ma il dialogo resta aperto. Fuori dalle consultazioni rimangono, oltre al capitolo intercettazioni, anche la novità del giro di vite sui grandi evasori, con tanto di carcere. Bonafede, intervistato dal 'Fatto', ha spiegato che "verranno rideterminate le soglie di punibilità, abbassandole" e che "l'intenzione è colpire persone condannate in via definitiva. Chi sbaglia deve pagare". Dall'opposizione è sempre fumata nera. "La pseudo-riforma rossogialla è un tentativo di giustificare la barbarie della soppressione della prescrizione: per rimanere al governo, il Pd sta consentendo al M5S di portare a termine un eccidio costituzionale, un intervento giustizialista, folle, omicidiario delle garanzie, che lascia i cittadini esposti sine die al vento della giustizia", ha ribadito Francesco Paolo Sisto di Fi.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it