Economia

Nelle Marche +25% raccolta differenziata rifiuti speciali

Sabatini (Camera Marche), bisogna aumentare materiale riciclato

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 16 SET - Dal 2011 al 2021 nelle Marche la raccolta differenziata di rifiuti speciali è aumentata del 25%, la produzione media di rifiuti pro capite è di 518,6 kg/abxa, produzione accentrata a nord della regione: alle province di Ancona e Pesaro Urbino si deve il 57% dei rifiuti. Su un totale di 540mila tonnellate di rifiuti speciali il 25% proviene da fuori regione, il 57% è rifiuto di origine strettamente speciale e il restante è rifiuto speciale derivante dal trattamento di rifiuti urbani.
    Questi alcuni dati resi noti durante l'annuale Assemblea nazionale dell'Albo Gestori Ambientali, alla Loggia dei Mercanti ad Ancona, organizzata da Camera Marche, che gestisce la sezione regionale di quest'Albo, e che ha promosso una riflessione su smaltimento dei rifiuti, edilizia e ricostruzione. A rappresentare la Regione, l'assessore Stefano Aguzzi che ha sottolineato la necessità di leggi che agevolino l'effettivo riciclo. Inoltre ha parlato in previsione della legge urbanistica regionale "di incentivi a chi usa materiali di riciclo" Giorgio Menichelli, presidente della Sezione Marche dell'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, ha ricordato che "spesso acquistare, persino dall'estero, materie prime costa meno che recuperare materiale". Secondo il presidente di Camera Marche Gino Sabatini, "il tema dei rifiuti è centrale per le nostre economie e per immaginare qualsiasi tipo di futuro. Essenziale aumentare il contenuto riciclato, promuovere flussi di rifiuti più sicuri e più puliti e assicurare un riciclaggio di alta qualità".
    A concludere, il commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli: "la ricostruzione è ripartita. Nel primo semestre di quest'anno sono state liquidate alle imprese cifre superiori del 23% rispetto a quanto erogato nello stesso periodo del 2022". Il commissario ha ricordato anche la partita Next Appennino, dove la misura b33 è stata destinata nello specifico alla gestione del ciclo delle materie e che ha portati a "finanziare 20 progetti per un totale di 54 milioni di contributo pubblico che genereranno investimenti per 100 milioni". (ANSA).
   

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