Economia

Educazione Finanziaria: De Felice, un bene anche per banche

Eccesso di risparmio fa male all'economia italiana

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 27 GIU - L'educazione finanziaria è un bene anche per le banche. Ne è convinto il capo-economista di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice che ha introdotto i lavori della giornata dedicata al tema organizzata insieme all'Università Cattolica e all'Associazione per lo sviluppo degli Studi di Banca e di Borsa. "Per una banca responsabile - afferma - avere una clientela informata di imprese oppure di famiglie è certamente un valore positivo, perché permette tempi più rapidi nell'interlocuzione con il cliente, una maggiore efficienza e si evitano scandali, problemi e altri pasticci che abbiamo visto in altri casi". Quindi - chiosa - "per Intesa Sanpaolo è un grande valore avere una popolazione italiana con un alto livello di educazione finanziaria". Secondo De Felice, poi, "gli italiani non hanno una piena concezione del rischio, anche rispetto a eventi catastrofici, e quindi risparmiano più di quanto sarebbe necessario per far fronte a quei rischi". "Polizze assicurative e altri strumenti di copertura rispetto ad eventi spiacevoli - sottolinea - permetterebbero di essere protetti rendendo necessaria una minor quantità di risparmio e questo avrebbe un effetto positivo sui consumi e quindi anche sull'economia italiana". "Gli strumenti finanziari sono tanti - argomenta - e oggi 12mila miliardi di obbligazioni nel mondo, su un totale di circa 50mila miliardi, hanno un tasso di interesse negativo, poco intuitivo per le famiglie e per tutti noi". "Anche questo - conclude - è un elemento di complessità in più, che rende necessario un livello maggiore di educazione finanziaria".(ANSA).
   

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