Economia

Risparmio:Aipb, ricchi credono in Italia, vogliono investire

Studio, 73% vuole aiutare Paese. Italiani divisi sulla ricchezza

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 NOV - Oltre 800 miliardi di euro che potrebbero rappresentare uno shock positivo per l'economia reale. Sono i patrimoni degli italiani 'ricchi' gestiti dai private banker, su cui l'Associazione Italiana del settore (Aipb) ha svolto attraverso il Censis una ricerca per verificare l'atteggiamento della collettività verso la ricchezza e quello dei detentori di grandi patrimoni verso il nostro Paese.
    Dall'indagine emerge lo sguardo fiducioso dei 'ricchi' verso l'Italia: solo il 46,5% è preoccupato per il nostro Paese, a fronte del 62,2% del resto degli italiani, mentre il 75,8% non se ne andrebbe anche se potesse. Inoltre la maggioranza vuole investire in Italia producendo valore per la collettività: per il 73,5% l'investimento giusto deve generare valore per il Paese, per il 70,4% deve avere ricadute positive su occupazione e redditi, per il 64,8% deve valorizzare i territori e per il 59,5% deve essere socialmente responsabile.
    Sulle grandi ricchezze gli italiani sono ancora divisi, anche se un meno diffidenti che in passato: se il 52% è convinto che chi investe il suo patrimonio moltiplica le opportunità per tutti, un'altra metà reputa la ricchezza o inutile, perché pensa che i ricchi sono cittadini del mondo e portano altrove i soldi (25,1%), o poco meno di un furto ai danni della collettività (22,5%). In ogni caso il 45,7% degli italiani sarebbe favorevole a ridurre le tasse sui grandi patrimoni, limitatamente alle quote che vengono investite nell'economia reale.
    Quanto ai private banker, il 79,6% degli intervistati li reputa utili quando orientano i grandi patrimoni verso l'economia reale mentre l'89,1% ritiene che possano mettere in movimento risorse per la crescita.(ANSA).
   

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