Economia

Edilizia, commercialisti: 'sì alla proroga della precompilata'

Richiesta a Agenzia delle Entrate su interventi riqualificazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Il Consiglio nazionale dei commercialisti, attraverso il tesoriere e delegato all'area fiscalità Salvatore Regalbuto, ha presentato istanze relative agli adempimenti connessi alla trasmissione dei dati per la dichiarazione precompilata.
    Lo si legge in un'informativa agli Ordini territoriali della categoria firmata dal presidente nazionale Elbano de Nuccio.
    In particolare, recita la nota, i professionisti invocano "un'adeguata proroga del termine per la trasmissione all'Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata considerate le tempistiche con cui è stato messo a disposizione il software di compilazione", nonché lo stop all'obbligo di indicare i dati relativi alle spese oggetto di sconto in fattura, o cessione del credito.
    ll Consiglio nazionale, si specifica, "ha anche formalizzato una proposta emendativa finalizzata ad una sensibile riduzione del regime sanzionatorio per le violazioni relative alla comunicazione dei dati ai fini della dichiarazione precompilata: attualmente, infatti, in caso di omessa, tardiva, o errata trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie, ovvero delle altre spese che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni dall'imposta, la sanzione applicabile è pari a 100 euro per ogni comunicazione, con un massimo di 50.000 euro. Se la comunicazione è correttamente trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza prevista, la sanzione è ridotta a un terzo con un massimo di 20.000 euro", si legge.
    "Si tratta - scrivono i commercialisti - di un regime sproporzionato che occorre mitigare al fine di garantire proprio il rispetto del principio di proporzionalità delle sanzioni per violazioni che non sono certamente da ascrivere a comportamenti di tipo elusivo o evasivo da parte dei soggetti obbligati", termina la nota. (ANSA).
   

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