Economia

Superbonus, per gli ingegneri il decreto 'non è soddisfacente'

I professionisti avvertono del rischio di contenziosi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 GEN - Il governo ha recentemente varato un nuovo provvedimento correttivo del Superbonus 110% per le ristrutturazioni all'insegna dell'efficientamento energetico, però per il Consiglio nazionale degli ingegneri "le pressanti richieste degli operatori non sono state soddisfatte, e si teme fortemente che molti di quelli che avevano avviato gli interventi e che si sono improvvisamente scontrati con il problema del blocco della cessione dei crediti, non troveranno adeguate soluzioni", invece si "riteneva, e si ritiene, che per i numerosi cantieri in avanzato stato di esecuzione la semplice concessione di qualche mese in più per concludere i lavori sarebbe stata sufficiente per poter completare molti interventi rimasti bloccati, anche a causa delle continue variazioni alle possibili opzioni alternative alle detrazioni fiscali (lo sconto in fattura e la cessione del credito)". Lo si legge in una nota.
    "L'introduzione di una sorta di sanatoria, prevista dall'art. 1 del testo per chi non riuscirà a terminare i lavori, che esclude il recupero delle detrazioni fiscali indirette (a seguito di opzione alternativa) anche in caso di mancato raggiungimento del "salto" di due classi energetiche, non può essere considerata completamente soddisfacente in quanto non tiene minimamente conto del mancato miglioramento energetico degli edifici e dei contenziosi che molto probabilmente ne seguiranno", proseguono i professionisti. Infine, il Consiglio nazionale degli ingegneri "ribadisce la mancanza di un piano generale programmatico per il risanamento del patrimonio edilizio, strettamente necessario per affrontare concretamente il tema complesso del sistematico risanamento energetico previsto dalle nuove disposizioni europee, che dovrebbe impegnare il Paese intero per i prossimi decenni", termina la nota. (ANSA).
   

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