Economia

Casa da agio a disagio, costi pesano troppo per 75% italiani

Rapporto Federproprietà-Censis, assorbono l'80% dei redditi bassi

Redazione Ansa

Ancora oggi l'83,2% degli italiani considera la proprietà della casa in cui vive un fattore di sicurezza e stabilità ma i costi cominciano a pesare troppo per il 75% delle persone e l'accesso alla proprietà è diventato più difficile per quasi il 60% degli aspiranti proprietari. Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto Federproprietà-Censis «La casa nonostante tutto».
    Per il 78,4% degli italiani la casa è espressione della propria identità e della propria personalità, per il 69,1% è un investimento sempre sicuro e il 50,0% dei proprietari dichiara che non venderà mai la propria abitazione perché vuole tramandarla in eredità ai figli o ai nipoti. L'accesso alla proprietà della prima casa è diventato più difficile: il 59,8% dei non proprietari afferma che il rialzo dei tassi di interesse ha reso più oneroso e complicato l'eventuale acquisto di un'abitazione. Vale per il 61,9% dei 18-34enni, meno per le persone di 65 anni e oltre (il 50,8%).
    Inoltre i 75,5% degli italiani dichiara che le spese relative alla casa, come il condominio, le bollette, le tasse, pesano molto sul proprio budget familiare. La percentuale sfiora l'80% tra le famiglie con redditi bassi e scende al 57,6% tra quelle più abbienti. Sentono molto il peso dei costi della casa sul proprio budget il 73,4% dei residenti nel Nord-Ovest, il 70,9% nel Nord-Est, il 79,0% al Centro e il 77,8% nel Sud. La gestione della casa si fa nel complesso più gravosa e la sua proprietà rischia di trasformarsi da fattore di tutela in fattore critico.
    Il 60,8% delle persone a rischio di povertà detiene la proprietà della casa in cui vive.
   

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