(ANSA) - ROMA, 04 GIU - Debito e interessi passivi
appesantiscono ancora il settore delle costruzioni in Italia. Il
settore "ha attraversato in questi anni un periodo di profonda
crisi dalla quale non pare ancora completamente uscito. Sebbene
le dinamiche dei principali indicatori siano tornate su un
sentiero di crescita, l'intero comparto continua a mostrarsi
debole e con aree di elevata fragilità", scrive Nomisma nel
Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 che verrà presentato il
5 giugno durante i "Re Italy Convention Days" alla Borsa
italiana.
L'analisi della struttura finanziaria delle aziende negli
anni 2012-2016, si legge nel dossier, mostra un livello di
indebitamento ancora elevato soprattutto per le imprese di
costruzione di edifici. Tra queste, il rapporto di indebitamento
nel 2016 risulta pari a 3, in calo rispetto all'anno precedente.
Pesano soprattutto "gli interessi passivi" che erodono "in modo
significativo il margine operativo", visto che nel 2016 gli
oneri finanziari assorbono oltre il 40% del margine. Rappresenta
un'ulteriore criticità, continua Nomisma, l'elevato livello di
debiti a breve termine con gli istituti di credito.
Più ridotto, invece, risulta il leverage (cioè i debiti
totali in rapporto al patrimonio netto) delle attività legate
"al real estate, che rimane sempre su un livello di sostanziale
sostenibilità, determinando una maggiore solidità finanziaria
delle imprese". (ANSA).
Costruzioni: Nomisma, ancora uscito da crisi, pesa debito
Criticità soprattutto per i costruttori di edifici