Economia

Ricerca, fondi Fcrf per 6 assunzioni in pmi Firenze e Arezzo

La collaborazione con l'università fiorentina sostiene dottorati

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 26 APR - Torna Faber, il progetto di Fondazione Cr Firenze che facilita l'incontro fra i giovani ricercatori e le imprese del territorio, realizzato in collaborazione con la Fondazione per la ricerca e l'innovazione, promossa dall'Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, e da Confindustria Toscana Centro e Costa. Alla quinta edizione, spiega una nota, Faber prevede un contributo finalizzato all'assunzione di 6 ricercatori che sviluppino progetti innovativi all'interno di altrettante micro, piccole e medie aziende della Città Metropolitana di Firenze e della provincia di Arezzo. La presentazione delle domande scade il 10 giugno 2024.
    Le imprese che assumeranno per un anno un ricercatore con un compenso di almeno 35.000 euro potranno avere un contributo annuo da parte del programma di 20.000 euro. I ricercatori Faber potranno intraprendere, in concomitanza con l'assunzione, il percorso di dottorato e acquisire alla fine del triennio il titolo accademico. Una formula, in stretta collaborazione con l'Università di Firenze, che intende rafforzare il percorso formativo dei laureati.
    Ogni azienda potrà presentare un solo progetto per l'inserimento di una sola figura professionale. La domanda può essere inoltrata fino al 10 giugno 2024.
    "Questo programma ha già permesso l'inserimento in azienda di 38 ricercatori e testimonia una crescita di interesse delle aziende verso i temi dell'innovazione - afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione Cr Firenze - Faber è un'opportunità reale di trasferimento tecnologico in azienda, inteso come il processo attraverso il quale conoscenze e tecnologie vengono assimilati dall'impresa mediante l'inserimento di una nuova figura specializzata, in questo caso giovani talenti che vengono dal mondo universitario".
    "Il programma Faber rappresenta oramai un esempio virtuoso della collaborazione tra gli attori dell'ecosistema dell'innovazione fiorentino - spiega Stefano Cannicci delegato al dottorato di ricerca dell'Università di Firenze- perché consente a giovani laureati di intraprendere un percorso che consente di conseguire un titolo accademico nell'alta formazione e di arricchire al contempo il bagaglio di conoscenze attraverso un'esperienza professionale in azienda", "è particolarmente efficace perché permette al sistema produttivo del territorio di inserire in organico profili altamente qualificati, in grado di portare un contributo importante in innovazione e competitività". (ANSA).
   

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