Economia

Commercialisti in campo per la prevenzione della corruzione,

Uno studio per favorire il lavoro nel supporto alle Pmi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 APR - Fornire supporto alle imprese che, in qualità di operatori economici, partecipano alle gare ad evidenza pubblica per l'affidamento di contratti di opere, forniture di beni e servizi, ma anche alla Pubblica amministrazione, tenuta a verificare, con sempre maggiore attenzione, requisiti economici, tecnici e di onorabilità degli operatori economici che con essa si interfacciano. È questa la finalità del documento "La prevenzione della corruzione negli appalti pubblici: il ruolo del commercialista", pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Lo si legge in una nota degli stessi professionisti.
    Lo studio, indirizzato sia al settore privato che a quello pubblico, è stato realizzato nell'ambito dell'area di delega "Antiriciclaggio - anticorruzione", affidata alla consigliera nazionale Gabriella Viggiano. La recente riforma del Codice dei contratti pubblici, unitamente all'attuazione del Pnrr, si ricorda, "impone ai commercialisti una conoscenza specifica della normativa in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione e di tutti gli strumenti che in attuazione della stessa possono consentire alle imprese di conseguire elevati standard di legalità ai fini anticorruttivi e, di conseguenza, rafforzare la propria credibilità e reputazione".
    Il testo, spiega Viggiano nella premessa, "nella sfera delle competenze specialistiche del commercialista quella dell'esperto in 'rating' and 'anti-corruption advisory', in grado di supportare l'operatore economico con un bagaglio esperienziale che affianca alla conoscenza delle imprese la padronanza dei sistemi e delle tecniche di valutazione, nonché la consapevolezza di dover favorire ed implementare strumenti diretti a migliorarne l'affidabilità, a garanzia della qualità della prestazione finale resa e a presidio dell'economia legale", si legge, infine. (ANSA).
   

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