Economia

Salute, sicurezza, fisco, salari, Cgil e Uil domani in piazza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 APR - "Domani, 20 aprile, saremo in piazza per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica, per una riforma fiscale e la tutela dei salari. L'appuntamento è alle ore 9.30 da Piazzale Ugo la Malfa, davanti al Circo Massimo, per giungere a Piazzale Ostiense, dove si terranno gli interventi di Landini e Bombardieri". Così la Cgil di Roma e del Lazio e la Uil del Lazio.
    "Anche nel Lazio - continuano i sindacati - ci misuriamo ogni giorno con gli effetti della deriva in corso, che indebolisce la sanità pubblica, consegnando alla speculazione privata parti sempre più consistenti dell'assistenza sanitaria. A Roma e nel Lazio curarsi è una corsa a ostacoli: il 40 per cento delle persone non riceve le cure nei tempi previsti per legge; in 10 anni sono diminuiti del 24 per cento i posti letto nelle strutture pubbliche; in 20 anni sono aumentati dell'87 percento i precari nel Servizio Sanitario Regionale; le strutture pubbliche negli ultimi 20 anni hanno perso il 12 per cento del personale e nel frattempo, solo nell'ultimo anno, la Giunta Rocca ha sottratto 50 milioni di euro al servizio sanitario regionale pubblico per destinarlo ai privati.
    Per difendere il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, garantire il diritto alle cure a tutte le persone abbiamo bisogno di importanti investimenti sul potenziamento dei servizi pubblici, a partire dalle assunzioni del personale e il superamento della precarietà e dall'abbattimento dei tempi di attesa nei pronti soccorso e per gli esami diagnostici. Su questi temi ci aspettiamo un cambio di rotta sia da parte del Governo, che da parte della Regione Lazio, a cui chiediamo di aprire il confronto sugli investimenti del Pnrr, sui provvedimenti di riorganizzazione e qualificazione della sanità territoriale delineata con il Dm77, sul ridisegno della rete ospedaliera, sulla realizzazione delle strutture intermedie fra servizi ospedalieri e territoriali". (ANSA).
   

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