Economia

Confartigianato: Lombardia più a rischio con crisi di Suez

'Regione più esposta con 12,9 miliardi export'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 GEN - La Lombardia è la regione più esposta d'Italia alle conseguenze sul commercio dell'allargamento al Mar Rosso della crisi in Medioriente. La regione esporta infatti via Suez e Mar Rosso merci per 12,9 miliardi di euro l'anno, il valore più alto d'Italia. E' quanto emerge dai dati di Confartigianato, secondo cui la regione figura insieme a Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Veneto e Piemonte tra quelle più esposte alla crisi di Suez.
    A livello provinciale la maggiore esposizione alla crisi, con l'export trasportato via mare attraverso il Canale di Suez in rapporto al valore aggiunto superiore o uguale al valore regionale (3,5%), si osserva per Monza e della Brianza (4,9%), Varese (4,8%), Lecco (4,2%), Bergamo (3,8%) e Milano (3,7%).
    Per l'Italia si stima che il valore dell'import-export annuale che transita per il Canale di Suez proveniente dai paesi del Medio Oriente, dall'Asia, dall'Oceania e dai paesi del Sud-Est dell'Africa nel 2023 (ultimi dodici mesi a settembre) sia pari a 148,1 miliardi di euro, di cui 93,1 miliardi di importazioni e 55 miliardi di esportazioni, pari al 42,7% del commercio estero dell'Italia trasportato per mare e all'11,9% del commercio estero totale dell'Italia.
    Nel dettaglio si tratta del 15,2% delle importazioni totali e dell'8,7% delle esportazioni totali. "L'escalation della crisi in Medioriente penalizza il sistema del made in Italy e l'approvvigionamento di prodotti essenziali per la trasformazione della nostra manifattura, aggravando la frenata del commercio internazionale", commenta il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti. Nei primi dieci mesi del 2023 il volume del commercio internazionale è sceso del 2,2% su base annua, un segno negativo che da inizio secolo si è registrato solo nel 2020 con la pandemia e nel 2009 con la crisi innescata dai mutui subprime. (ANSA).
   

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